GENERATORI DI CORRENTE – GUIDA ALL’ACQUISTO

La Guida per orientarsi nella scelta del Miglior Generatore di Corrente
Completa e Curata dai veri Esperti dell’Elettrotecnica

I Generatori di Corrente fanno parte di un universo molto complesso all’interno del quale non è sempre facile destreggiarsi, soprattutto se siamo degli utilizzatori alle prime armi e con poca esperienza. Questo perché sul mercato si trovano migliaia di prodotti molto diversi tra loro, per prezzo, potenza e caratteristiche, aumentando la confusione dell’utente alle prese con l’acquisto.

Questa guida è stata creata con lo scopo di aiutarti a scegliere il miglior generatore di corrente in base alle tue esigenze e a comprendere meglio questa tipologia di prodotto, illustrandoti in maniera chiara e semplice alcuni aspetti fondamentali che il più delle volte vengono trascurati durante la fase di acquisto.


    1. Introduzione

I Generatori di Corrente (o Gruppi elettrogeni) sono dispositivi in grado di trasformare l’energia meccanica in corrente continua o alternata al fine di alimentare utenze elettriche. Queste macchine sono fondamentali se si necessita di avere a disposizione una fonte di energia elettrica autonoma in luoghi privi di sorgenti elettriche stabili, come cantieri, luoghi isolati, campeggi, o dove la distribuzione di energia elettrica viene a mancare a causa di guasti o malfunzionamenti temporanei (es. blackout).

Generatore di Corrente da esterno


    2. 1500 rpm VS 3000 rpm

Una prima grande suddivisione può essere fatta partendo dalla distinzione tra due macrocategorie: i generatori da 1500 giri al minuto e quelli da 3000. Con la dicitura “rpm” si intende “rotazioni per minuto”, ovvero il numero di giri del motore effettuati in 60 secondi.

  • I generatori da 1500 giri/min (rpm) sono meno commerciali e sono pensati per lavori più gravosi, dove è necessario operare per molte ore consecutive o dove serve alimentare macchinari industriali (es. fabbriche e cantieri edili);
  • I generatori da 3000 giri/min (rpm) sono i più diffusi in commercio e sono consigliati per utilizzi puramente di emergenza, occasionali o di breve durata.


    3. I 4 Errori più comuni da non commettere

  • CONFONDERE LA POTENZA DEL GENERATORE CON IL FABBISOGNO ENERGETICO
    La maggior parte delle persone pensa che per alimentare un impianto con un tot di kilowatt sia sufficiente avere un generatore della stessa portata energetica. Sbagliato. Ciò che non tutti sanno è che la maggior parte delle attrezzature per potersi avviare hanno bisogno di maggiore potenza rispetto a quella necessaria per il normale funzionamento, la cosiddetta “energia di spunto”.

    Esempio:
    Immaginate di dover utilizzare un normale compressore da 3 HP con consumo nominale di 2,3 KW e di doverlo alimentare con un generatore di corrente. Il motore però, per potersi avviare, avrà bisogno di un’energia pari a 2-3 volte il suo consumo nominale. In pratica, avremo bisogno di affidarci a un generatore di almeno 7 KW con una presa industriale da 32A. 


    Ricordatevi: acquistare un generatore sottodimensionato può pregiudicare la durata della macchina o renderlo totalmente inadeguato al compito richiesto, oltre che pericoloso in alcune situazioni.
UTENZACONSUMOCOEFFICIENTE
DI SPUNTO
CALCOLOPOTENZA NECESSARIA
Lampadina100 watt1100 x 1100 watt
Stufa elettrica1500 watt11500 x 11500 watt
Smerigliatrice280 watt1.5280 x 1.5420 watt
Sega circolare800 watt3800 x 32400 watt
Compressore1500 watt31500 x 34500 watt
Frigorifero250 watt3250 x 3750 watt
Condizionatore2000 watt32000 x 36000 watt
ATTENZIONE: la tabella è puramente indicativa.

  • NON CONOSCERE L’EFFETTIVO ASSORBIMENTO DEL MACCHINARIO DA ALIMENTARE
    Sicuramente tra gli aspetti più importanti c’è la conoscenza dell’effettivo assorbimento dell’impianto, del macchinario e del dispositivo da alimentare attraverso il nostro generatore. Perciò, prima di procedere con l’acquisto, calcola bene quale sia il reale fabbisogno energetico di ciò che devi alimentare, in modo da avere un generatore all’altezza dell’utilizzo che dovrai farne.
  • MONOFASE O TRIFASE?
    Il terzo punto riguarda il tipo di corrente di cui abbiamo bisogno, che può essere monofase, ovvero con una tensione fase-neutro di 230V, o trifase (380-400V).
    Volendo semplificare, si può dire che per alimentare un’abitazione o una qualsiasi utenza civile, potremmo aver bisogno di energia monofase, mentre se dobbiamo alimentare un’utenza industriale servirà energia trifase.
    Erroneamente si pensa di acquistare un generatore trifase perché lo si considera “più potente” per poi utilizzarlo in monofase, comportando 1/3 della portata totale del generatore. Questo perché la potenza erogata da un generatore trifase va ripartita su tre fasi e ogni singola fase non potrà erogare più di 1/3 della potenza totale. In sintesi, un gruppo elettrogeno da 9 kW può erogare solo 3 kW per fase, né più né meno.
    Ricordiamo che sul mercato sono presenti anche generatori in grado di erogare la stessa potenza sia in monofase che in trifase e vengono commercializzati con la denominazione “Full Power”.
  • DARE POCA IMPORTANZA ALL’UTILIZZO FINALE
    Ogni prodotto viene progettato e realizzato per uno specifico uso, che può essere industriale, professionale, semiprofessionale, hobbistico o limitato.
    Molto spesso si commette il grave errore di dare troppa importanza al prezzo del prodotto senza considerarne l’effettiva idoneità, finendo per comprare un macchinario che non è all’altezza dell’uso che devo farne. Fondamentalmente, ciò succede sia per un eccesso di superficialità al momento dell’acquisto, sia perché molti negozi (fisici e online) non chiariscono a sufficienza o per niente questo aspetto molto importante. Per evitare di incorrere in un errore del genere, ricordati di raccogliere sufficienti informazioni tecniche prima dell’acquisto per capire bene se il prodotto corrisponde alle tue reali necessità.


    4. Il livello di utilizzo

Come abbiamo ribadito più volte, è fondamentale scegliere un generatore di corrente in relazione all’utilizzo che ne verrà fatto.
Esistono 5 livelli di utilizzo, ovvero:

  • LIMITATO: Il generatore può essere adibito a sessioni di lavoro saltuarie e non prolungate.
  • HOBBISTICO: Il generatore può essere adibito a sessioni di lavoro non troppo frequenti e non troppo prolungate (massimo 4 ore consecutive). In questa classe troviamo già dei generatori di corrente di buona fattura e qualità, dotati di motore a 4 tempi a benzina, la cui dimensione è compresa tra 1 e 7 kW di potenza.
  • SEMIPROFESSIONALE: Riguarda quei modelli che si avvicinano moltissimo al livello professionale, soprattutto in termini di prestazioni e potenza (la gran parte di queste macchine hanno una potenza compresa tra 4 e 7 kW). Seppure superiori a quelli per uso hobbistico, questi gruppi elettrogeni non sono adatti per usi prolungati, intensivi e troppo frequenti. Anche in questo caso si consiglia di non superare le 4 ore di uso continuativo.
  • PROFESSIONALE: Rientrano in questa categoria d’uso tutti quei macchinari che, oltre alla potenza erogata, vengono realizzati con tecnologie e materiali idonei per un utilizzo gravoso e intenso. Un generatore di corrente professionale è uno strumento di elevata qualità e affidabilità.
  • INDUSTRIALE: In questo caso si parla di strumenti di altissima qualità e di grandi prestazioni, progettati per lavorare intensamente e per tempi prolungati, come nel caso di industrie, cantieri, aziende e altro. In genere, i generatori da 1500 giri/min. rientrano in questa classe.
Doppio generatore di corrente per uso industriale

Nel dubbio ti consigliamo di optare sempre per la categoria più alta. È vero che molto probabilmente si andrà a spendere un po’ di più, ma con la certezza di avere tra le mani un prodotto di maggiore qualità e affidabilità, che difficilmente ci porterà a dire di aver fatto un acquisto sbagliato.


    5. Potenza: KW e KVA

In commercio si trovano generatori di corrente di varia potenza, dai più piccoli sotto i 3 KW fino ad arrivare a quelli da oltre 20KW, specifici per un utilizzo a livello industriale.  La potenza può essere calcolata e indicata anche in KVA (KiloVolt-Ampere) e per ottenere la potenza in KW (Kilowatt) è sufficiente moltiplicare il valore in KVA per il fattore di potenza, che in genere è 0,8. Per esempio, un generatore da 5 KVA corrisponderà a 4 KW (5 x 0,8 = 4).

Potenza in Kilowatt = Potenza in KVA x Fattore di Potenza (0,8)


    6. Paese di fabbricazione, Materiali e Marche

  • PAESE DI FABBRICAZIONE
    Così come succede per tanti altri prodotti, il paese di fabbricazione di un generatore di corrente è già di suo un indicatore di qualità; un aspetto importante che molto spesso viene tenuto poco in considerazione o addirittura tralasciato. Pensiamo a un prodotto cinese, per esempio, che per qualità dei componenti interni, dell’assemblaggio e dei materiali risulta inferiore a un prodotto italiano o tedesco.
  • MATERIALI
    Al momento della scelta di un generatore non possiamo non considerare la qualità dei materiali con cui viene costruito, soprattutto se sappiamo che verrà utilizzato in ambienti aperti. Un macchinario realizzato con buoni materiali, che difficilmente arrugginiranno, è sicuramente sinonimo di qualità, sicurezza e prestazioni.
  • MARCHE
    Sembrerà banale, ma vale pure sempre la pena ribadirlo: una marca non è sempre sinonimo di affidabilità, ma è anche vero che un macchinario prodotto da un’azienda con anni di esperienza nel settore, avrà quasi sicuramente una “marcia in più”. Il motivo è semplice: un brand che opera da anni in un dato segmento, può vantare un grado di esperienza e di conoscenza delle esigenze del consumatore così alto da permettere di costruire apparecchiature di qualità in linea con gli standard richiesti dal mercato. Oltre a ciò, un brand “affermato” è affidabile anche dal punto di vista dell’assistenza sul territorio e della ricambistica.
    Tra i migliori marchi troviamo: Pramac, Honda, TecnoGen e Mosa


    7. Monofase o Trifase

Tra gli elementi da tenere in considerazione nella scelta di un gruppo elettrogeno c’è la tensione, che come abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti, può essere: monofase o trifase ; i primi (monofase) vengono impiegati perlopiù in ambito domestico, mentre i trifase hanno una vocazione più professionale-industriale, erogano fino 380-400 Volt e si utilizzano proprio in situazioni dove è richiesto di alimentare macchinari ad alto assorbimento.

Come abbiamo spiegato sopra, mentre un monofase non può essere utilizzato come un trifase, al contrario un trifase può svolgere il lavoro di un normale generatore monofase, ma implicando una riduzione a un terzo della sua potenza di lavoro.

Esempio: Un generatore trifase da 6 KW può lavorare anche in monofase ma a 2 KW di potenza e non 6 KW come erroneamente si può pensare.


    8. Silenziosità e rumore

Un aspetto molto importante per un gruppo elettrogeno è il grado di rumorosità, soprattutto se si intende utilizzarlo in alcuni ambienti particolari, come abitazioni, condomini o in tutte quei contesti in cui vigono delle regole molto strette sull’inquinamento acustico. In tutti questi casi c’è un’unica soluzione: affidarsi a un generatore di corrente insonorizzato (o silenzioso). Ci riferiamo a dei gruppi elettrogeni con motori silenziosi e protezioni insonorizzate a elevate prestazioni, che lo avvolgono per attenuarne la rumorosità, lasciando delle aperture in corrispondenza dello scarico e dell’alternatore.

A differenza dei modelli non silenziati, che sono indicati per usi più brevi, i gruppi elettrogeni silenziati (o supersilenziati) sono consigliati per uso domestico e per tutte quelle situazioni in cui è richiesto un impiego prolungato.
Indicativamente, un generatore da 2-3 KW lavora a 70 decibel, lo stesso grado di rumorosità di una conversazione ad alta voce.

Per evitare spiacevoli inconvenienti, vi consigliamo di conoscere sempre i decibel prodotti dal vostro generatore in funzione e di controllare il vigente regolamento comunale in materia di emissioni sonore e inquinamento acustico, che, ricordiamo, può variare da territori a territorio.


    9. Alimentazione

Molti iniziano a fare una prima scrematura già dal tipo di combustibile richiesto.

Generatore di corrente a benzina Honda EG5500CL


9.1 Generatori di corrente a benzina

  • BENZINA
    I generatori a benzina sono più economici e leggermente più silenziosi rispetto alle altre tipologie, in più hanno il grande vantaggio di avere una forma compatta e un peso inferiore, che ne semplifica gli spostamenti.
    In genere, risultano meno potenti dei gruppi elettrogeni diesel e sono consigliati per utilizzi brevi e saltuari.
    Un grande punto di forza dei modelli a benzina è rappresentato dal suo azionamento, che rispetto a quelli diesel hanno un pratico avviamento a strappo.

Generatore di Corrente a Diesel Pramac PMD 5000s


9.2 Generatori di corrente a diesel

  • DIESEL
    I generatori diesel sono senza ombra di dubbio i più diffusi sul mercato e i più utilizzati per usi intensivi. Oltre a ridurre i consumi e di conseguenza la spesa per il carburante, il diesel è più ecologico e più sicuro, dal momento che è meno infiammabile della benzina.
    I principali svantaggi dei generatori diesel sono proprio la rumorosità (rispetto a un generatore a benzina, questi gruppi elettrogeni risultano essere meno silenziosi e quindi più limitati da questo punto di vista) e il peso maggiore.
Generatore di corrente a GPL Vinco CC 2000 LPG-E-B-A/E
Generatore di corrente a GPL Vinco CC 2000 LPG-E-B-A/E


9.3 Generatori di corrente a GPL o Metano

  • GPL o METANO
    Negli ultimi anni hanno preso molto piede i generatori di corrente alimentati a GPL o Metano, una tipologia che risulta essere più ecologica ed economica.
    A differenza dei più comuni generatori a benzina o diesel, tutti quelli alimentati a gas naturali, come appunto il GPL o il metano, sono in grado di lavorare senza produrre odori forti, tipici dei modelli citati in precedenza.
Generatore di corrente con pannello fotovoltaico


9.4 Gruppi elettrogeni fotovoltaici

  • ENERGIA SOLARE
    Per concludere, se siamo dei tipi “green”, molto attenti alla salvaguardia dell’ambiente, possiamo tenere in considerazione i generatori di corrente alimentati a energia solare. I gruppi elettrogeni fotovoltaici possono essere collegati a dei normali pannelli solari per avere un’energia pulita al 100% e nettamente più economica.

    10. Calcolo del consumo di un dispositivo elettrico

Per essere certi della reale potenza di spunto del nostro macchinario abbiamo quattro possibili soluzioni:

  • Affidarsi a un misuratore di consumo corrente (pinza amperometrica);
  • Contattare direttamente il produttore e richiedere il valore dell’assorbimento di picco, detto anche “di spunto”. In questo caso, andrà specificato che l’apparecchio verrà alimentato con un generatore;
  • Consultare il proprio elettricista di fiducia.

Per calcolare la potenza necessaria all’alimentazione degli apparecchi in nostro possesso, dovremo eseguire un semplice calcolo, che andrà a individuare due valori per ogni apparecchio elettronico da utilizzare: Consumo e Coefficiente di spunto. Questi due valori andranno poi moltiplicati tra di loro per ottenere la potenza necessaria per ogni strumento.

Potenza = Consumo nominale x Coefficiente di spunto
(come riportato nella tabella precedente)


    11. Luoghi di utilizzo

Prima di procedere con l’acquisto di un gruppo elettrogeno, c’è un altro aspetto chiave da tener ben presente, ovvero quale sarà il luogo di utilizzo del macchinario: Dove verrà collocato? Dovrà essere spostato tra un lavoro e l’altro o rimarrà fisso in un punto? Che alimentazione ha? È silenziato?

Per esempio, se abbiamo un generatore fisso, allora dovremo collocarlo in un luogo fresco, asciutto e ben arieggiato.
Come abbiamo già spiegato, i generatori di corrente emettono fumi di scarico e proprio per questo è consigliato posizionarli in punti aperti, applicando anche delle coperture per proteggerlo da eventuali agenti atmosferici che potrebbero verificarsi durante i lavori. Invece, se si decide di utilizzarlo in ambienti chiusi, dobbiamo avere l’accortezza di individuare un punto sufficientemente ventilato, sia per far “sfogare” il generatore senza incorrere in incidente dovuti ai gas emanati, sia per evitare che si surriscaldi.

Altrettanto importante è il collegamento allo scarico a terra, in quanto richiesto dalla normativa di sicurezza onde evitare pericoli alle persone e al macchinario stesso. Questa procedura va effettuata tramite l’inserimento a terra di una palina con relativo calcolo resistivo e si tratta di un’operazione che viene effettuata normalmente da un elettricista.

L’ultimo aspetto da tenere in considerazione è la rumorosità. Come detto in precedenza, un gruppo elettrogeno particolarmente rumoroso o che comunque produce una rumorosità tale da disturbare il vicinato (abitazioni, attività commerciali, ospedali, scuole, uffici e via dicendo) o da superare i decibel consentiti per legge (es. regolamenti comunali), non può essere utilizzato. In questi casi, l’unica soluzione è affidarsi a dei modelli silenziosi o a basso inquinamento acustico, in grado di assorbire o attenuare le vibrazioni e le emissioni sonore prodotte dal funzionamento del macchinario.
Per quanta riguarda i generatori di corrente per uso domestico consigliamo quelli con una rumorosità compresa tra 55 dB e 70 dB, in modo da poterlo tenere in funzione anche nelle ore notturne senza arrecare disturbo.

Di seguito, una piccola tabella riassuntiva delle caratteristiche generali che ogni modello dovrebbe avere in base all’ambiente in cui deve operare:

AMBIENTEALIMENTAZIONETECNOLOGIATIPO DI AVVIAMENTOCARATTERISTICHE
GENERALI
CamperBenzinaInverterA strappoPer questioni di spazio, il generatore dovrà essere compatto, facilmente trasportabile, dal peso contenuto e con una buona potenza.
BancarellaBenzinaInverterA strappoSono gruppi facilmente trasportabili, con un peso contenuto e una potenza limitata (di solito alimentano le luminarie dello stand).
CantieriBenzina
Diesel
Non stabilizzatoA strappoSono macchine nude e crude dotate di pochi fronzoli e adatte a sessione di lavoro prolungate e frequenti.
Fai da teMiscela
Benzina
Diesel
AVRElettrico o a strappoLe attrezzature per il fai-da-te non sono particolarmente complesse e possono essere alimentate da generatori con il sistema AVR.
Pompe sommerseBenzina
Diesel
AVR + ATSElettrico automaticoI generatori collegati ad apparecchiature di sicurezza di norma sono generatori con quadro di avviamento automatico.
Abitazione

Benzina
Diesel

AVR + ATSElettrico automaticoSono generatori, sia benzina sia diesel, dotati di quadro ATS (i diesel consentono un minor deperimento di carburante nel tempo), il quale permette l’avvio automatico in caso di mancanza di corrente.


    12. Generatori di corrente stabilizzati: Inverter o AVR

Oltre al luogo di utilizzo, è importante avere le idee chiare su quali apparecchiatura verranno collegate al nostro generatore. Per esempio, se il gruppo elettrogeno deve alimentare un’abitazione, un camper o una barca, già sappiamo che avrà non pochi carichi sensibili, come TV, elettrodomestici e dispositivi alquanto suscettibili a pericolosi sbalzi di tensione in grado di comprometterli o danneggiarli gravemente.

I principali sistemi presenti nei generatori stabilizzati sono: a Inverter o ad AVR.


12.1 Generatori di corrente a Inverter

  • GENERATORI DI CORRENTE A INVERTER
    Questo tipo di generatore rappresenta la scelta più adatta per avere energia stabile, costante, pulita, ma soprattutto senza sbalzi di tensione. La corrente elettrica emessa ha una forma d’onda sinusoidale più pura ( e quindi perfettamente stabilizzata), risultando idonea all’utilizzo con apparecchiature domestiche o professionali più sofisticate dotate di scheda elettronica (elettro-utensili, computer, TV, elettrodomestici, ecc.), in camper, barche, bancarelle o a fiere ed eventi.


12.2 Generatori di corrente con AVR

  • GENERATORI DI CORRENTE CON SISTEMA AVR
    Il sistema AVR (Automatic Voltage Regulator), conosciuto anche come “Regolatore di Tensione“, è consigliato per gli utilizzi più comuni e ha lo scopo di mantenere il funzionamento della macchina costante e nel regime di maggior rendimento. Questo sistema, oltre a garantire il buon funzionamento della macchina, assicura la durata delle apparecchiature collegate.
    Inoltre, l’AVR permette di mantenere costante la tensione di uscita, garantendo meno cadute o picchi di corrente.


    13. Avviamento

I gruppi elettrogeni possono avere vari tipi di avviamento: a strappo o elettrico/automatico.

  • AVVIAMENTO A STRAPPO
    Il meccanismo di avviamento a strappo o a corda è costituito da una corda avvolta su di una puleggia e ritenuta da una molla. Per avviare il motore, è necessario tirare la corda con la giusta forza, in modo da dare una spinta iniziale che avvierà il motore.
  • AVVIAMENTO ELETTRICO
    In questo caso è presente un motorino elettrico di avviamento che entra in funzione per pochi secondi, fino a che il motore non inizia a funzionare normalmente.
  • AVVIAMENTO AUTOMATICO (ATS)
    Alcuni generatori possono avere un avviamento automatico (in alcuni modelli integrata in altri esterna), che solitamente viene indicato con la sigla ATS (Automatic Transfer Switch).
    Questo sistema permette al generatore di corrente di avviarsi in totale autonomia in caso di distacco della corrente senza alcun intervento umano. Infatti, grazie al sistema ATS, siamo in grado di interfacciare il nostro apparecchio con la rete pubblica, permettendogli di avviarsi anche in caso di assenza della fornitura di corrente. Proprio per questo sono molto utilizzati in abitazioni a rischio di distacco di corrente, in aziende di vigilanza, in seminterrati a rischio allagamento, per celle frigorifere o situazioni di potenziali emergenza.

14. Power Station Portatili

In questa nostra guida ai gruppi elettrogeni e generatori di corrente, non potevamo non accennare anche alle power station portatili. Queste ultime non sono dei generatori di corrente veri e propri in quanto sono più simili a delle batterie ricaricabili. Per questo vengono anche chiamate centrali elettriche portatili o accumulatori di energia portatili.

Tuttavia, sia i generatori di corrente, che le power station portatili sono due sistemi per ottenere elettricità in assenza di rete elettrica.

In particolare, le power station portatili, sono dispositivi che offrono una soluzione versatile e affidabile per diverse esigenze energetiche in qualsiasi luogo, qualunque esso sia permettendoti di avere a disposizione una riserva di energia portatile grazie alle batterie integrate. Per questo sono ideali per alimentare un’ampia gamma di dispositivi, da smartphone e laptop a utensili elettrici e piccoli elettrodomestici.

A cosa serve una Power Station quindi?

Le power station portatili sono perfette per:

  • Alimentare o ricaricare dispositivi elettronici: smartphone, tablet, laptop, fotocamere, droni.
  • Alimentare piccoli elettrodomestici monofase: ventilatori, mini frigoriferi, lampade, TV portatili.
  • Alimentare utensili elettrici: trapani, seghetti, avvitatori, compressori.
  • Fornire energia in caso di emergenza: blackout, interruzioni di corrente, campeggio

14.1 Quali sono le differenze tra power station portatili e generatori di corrente?

Per quanto Power station portatili e gruppi elettrogeni siano due sistemi per ottenere elettricità in assenza di rete elettrica, presentano caratteristiche e differenze sostanziali. Abbiamo elencato le principali nella tabella qui di seguito:

 POWER STATION PORTATILIGRUPPI ELETTROGENI
ALIMENTAZIONEBatterie al litio ricaricabili.Benzina, diesel, gas naturale o propano.
RUMORE ED EMISSIONISilenzioso, senza emissioni di gas.Rumoroso, con emissioni di gas.
POTENZAVariabile, da poche centinaia di watt a diversi kilowatt.Elevata, da diversi kilowatt a decine di kilowatt.
AUTONOMIALimitata, necessitano di ricarica periodica.Ampia, autonomia di funzionamento prolungata.
PORTABILITÀElevata, grazie a dimensioni e peso contenuti.Variabile, da modelli compatti a modelli più ingombranti
UTILIZZIIdeali per dispositivi elettronici, piccoli elettrodomestici, illuminazione.Adatti ad alimentare anche utensili elettrici e macchinari.
Tabella riassuntiva con le principali differenze tra Power Station Portatili e Generatori di Corrente

14.2 Quante tipologie di centrali elettriche portatili ci sono? Quali sono le principali differenze?

Le power station portatili, si dividono principalmente in due tipologie: carrellate e non carrellate. Qui di seguito abbiamo elencato le principali differenze tra le due tipologie spiegando anche quando è più opportuno utilizzarle.

Power station carrellate:

  • Caratteristiche: Si chiamano carrellate perché sono dotate di ruote e maniglia che servono a facilitarne il trasporto visto che hanno dimensioni e peso maggiori rispetto ai modelli non carrellati. I modelli carrellati hanno solitamente un maggiore Amperaggio, pertanto hanno anche più batterie, o comunque batterie più grandi, al loro interno. E’ proprio questo ad influire sul loro peso e dimensione, incrementandoli in maniera decisa. Alcuni modelli, ad esempio, arrivano a pesare anche 35 kg distribuiti in circa 50x25x30 cm. Inoltre, gli accumulatori di energia portatili carrellati hanno anche una maggiore capacità di potenza erogata. Per tutti questi motivi hanno anche un prezzo generalmente più elevato rispetto ai modelli non carrellati.
  • Utilizzi: Le power station carrellate sono Ideali per un utilizzo in movimento e per alimentare dispositivi con elevato consumo energetico. Offrono maggiore autonomia di funzionamento. Si distinguono per essere robuste e resistenti.

Esempio di Power station carrellata
Esempio di Power station con ruote e maniglia per il trasporto

Power station portatili:

  • Caratteristiche: Rispetto ai modelli carrellati, presentano dimensioni e peso ridotti. Ad esempio, il peso di questi accumulatori di corrente portatili si aggira, nei modelli più potenti, intorno ai 19 kg con dimensioni intorno ai 32x28x24 cm. Ciò li rende relativamente facile da trasportare e riporre rispetto ad un accumulatore di corrente carrellato. Come abbiamo visto poco fa, dimensioni più piccole significano minore capacità delle batterie e potenza erogata, caratteristiche che ne influenzano il loro utilizzo. Di conseguenza, il prezzo delle power station portatili è generalmente più basso di quelle carrellate.
  • Utilizzi: Pratiche e versatili per l’utilizzo quotidiano. Adatte per alimentare dispositivi elettronici e piccoli elettrodomestici. Silenziose e leggere.
Esempio di Power Station Portatile

14.3 Caratteristiche tecniche delle power station

A prescindere che la power station portatile sia carrellata o meno, le caratteristiche tecniche principali che accomunano questi accumulatori di energia portatili sono le seguenti.

Potenza:

La gamma di centrali elettriche portatili offre diverse opzioni di potenza, da 500 watt a 3000 watt, per soddisfare le esigenze di ogni utilizzatore. Modelli da 1000 watt sono ideali per dispositivi elettronici e piccoli elettrodomestici, mentre quelli da 2000 watt e 3000 watt possono alimentare anche utensili elettrici e macchinari.

Ricarica:

Le power station portatili offrono diverse modalità di ricarica:

  • Ricarica standard: tramite presa di corrente domestica.
  • Ricarica solare fino a 60V/300W : con pannello solare compatibile (venduto separatamente).
  • Ricarica AC veloce: per una ricarica rapida da prese di corrente ad alta tensione.

Porte e Uscite:

Gli accumulatori di corrente portatili dispongono di diverse porte e uscite per alimentare differenti dispositivi. Di solito sono dotate di:

  • Una o più porte di potenza continua: per alimentare dispositivi con un consumo costante.
  • Porta di potenza di picco: per alimentare dispositivi con un consumo elevato di picco.
  • Porte DC: da 12V, 10A, e una porta accendisigari
  • Una o più porte USB-A standard e USB-A QC3.0 per ricaricare smartphone, tablet e altri dispositivi USB.
  • Porte Type-C che offrono PD 60W e PD 100W.
Primo Piano sulle porte d'ingresso e di uscita dell'accumulatore di corrente portatile
Le porte d’ingresso e di uscita di una power station portatile

Sicurezza e protezioni:

Le centrali elettriche portatili sono dotate di diverse protezioni per garantire la sicurezza di utilizzo:

  • Protezione contro il cortocircuito.
  • Protezione contro il sovraccarico.
  • Protezione contro il surriscaldamento.
  • Protezione contro la sovratensione.

Importante: Messa a terra

Le Power Station portatili sono dotata di messa a terra e certificazione secondo tutti gli standard di sicurezza elettrica e tutti gli standard CE.

Durata di Vita:

Le batterie delle power station portatili hanno una durata di vita di oltre 500 cicli fino all’80% della capacità, garantendo un utilizzo prolungato nel tempo.

14.4 Utilizzi

Le power station portatili si distinguono per la loro praticità e compattezza, rendendole perfette per diverse situazioni:

  • Campeggio e attività outdoor: goditi la natura senza rinunciare alle comodità di casa, ricaricando i tuoi dispositivi elettronici o alimentando illuminazione e piccoli elettrodomestici.
  • Emergenze e blackout: in caso di interruzioni di corrente, le power station portatili garantiscono un’alimentazione di emergenza per dispositivi essenziali.
  • Lavoro in movimento: offrono una fonte di energia affidabile per alimentare utensili elettrici e laptop in cantieri o in qualsiasi luogo privo di prese di corrente.

Ovviamente, la scelta della tipologia di power station portatile dipende dalle tue esigenze specifiche di utilizzo. Perciò prima di acquistarne una è opportuno riflettere bene sul loro utilizzo consultando anche le caratteristiche tecniche dei prodotti che si vogliono alimentare.

Comments

  1. Piero Rispondi

    Grazie del chiarimento

  2. lucio Rispondi

    non ho capito che modello di generatore serve per fare funzionare una saldatrice .grazie

    • Simone Rispondi

      Ciao Lucio,

      Il modello di generatore ideale per una saldatrice è quello ad AVR, in quanto è quello che assicura un’alimentazione stabile e continua, senza sbalzi di tensione.
      Come alternativa anche i generatori ad inverter assicurano un ottima stabilità e permettono un utilizzo regolare dei macchinari come le saldatrici.

    • Anonimo Rispondi

      Per una villa di 500 metri più piscina che generatore mi consiglia, ho 6 kw

  3. Francesco Rispondi

    Buonasera,

    PER LUCIO, se la saldatrice non è predisposta per i gruppi elettrogeni non ti fidare della AVR prendi il gruppo inverter, le saldatrici Telwin per i gruppi hanno la sigla finale GE ( sta per generatore).
    Saluti.
    Francesco

  4. Fabrizio Rispondi

    vorrei acquistare un generatore da utilizzare in barca.
    Ho un semicabinato di 10 mt e l’utilizzo deve essere per quando staziono in rada.
    Ho la necessità di far funzionare il fornello a induzione, la tv, le luci della barca e le varie utenze.
    Forse in futuro acquisterò un piccolo condizionatore portatile da mettere in cabina.
    Mi date un consiglio sul modello/potenza di generatore da acquistare?

    • Simone Rispondi

      Ciao Fabrizio,

      Per il tuo utilizzo e visto che sarà utilizzato in barca, ti consigliamo un modello di generatore inverter: compatto, leggero e ideale per alimentare televisioni, elettrodomestici e pc.

  5. Anonimo Rispondi

    tutto chiaro e limpido, bravissimo.

  6. Anonimo Rispondi

    Buon giorno,per un alloggio 2°piano in palazzina con salone piano terra, che tipo di generatore serve ? L’utilizzo abitazione e caldaia,grazie

    • Simone Rispondi

      Ciao,

      Per un utilizzo abitativo i generatori più adatti sono i modelli diesel, visto che sono silenziati e hanno un basso costo di esercizio.
      Sono in grado poi di generare sia corrente alternata monofase 203V che trifase 400V.

  7. Anonimo Rispondi

    Vorrei acquistare un generatore per una villa di 500 metri quadrati, con piscina con pompe sommerse per pozzo, e pompe interno casa per distribuire la pressione in casa , pompa per ricircolo della piscina, 5 condizionatori, 5 frigoriferi, a volte 2 o 3 stufette per riscaldare bagno avendo una persona anziana e un figlio disabile, cosa mi consigliate , considerando che mi serve quando va via la corrente, e chiaramente limiterò le accensioni di alcuni fabbisogno. Grazie aspetto vostro consigli

    • Simone Rispondi

      Ciao,

      per un utilizzo in caso di mancanza di corrente elettrica, i più consigliati sono i generatori di corrente con avviamento automatico ATS, che in caso di distacco della corrente si accendono in automatico per fornire energia alle varie utenze.
      Visto le numerose utenze che vanno alimentate ti consigliamo un modello di potenza medio-alta.

  8. fabrizio Rispondi

    per abitazione dotata di pannelli fotovoltaici da circa 10kw e conseguenti accumulatori quale generatore fisso con ats consigliate? é poi possibile interfacciarlo con l’impianto fotovoltaico? grazie

  9. antonio giovanni fabrizio Rispondi

    Esistono gruppi elettrogeni che entrano in funzionein caso di assorbimento superiore aib3,3kw della rete domestica?
    In effetti utilizzando fornellli a induzione e altri elettrodomestici ad alto consumo contemporaneamente si rischia di andare temporaneamente ben oltei classici 3,3 kw abitualmente forniti ad un’abitazione, quindi potrebbe essere utile un gruppo elettrogeno che entiin funzione automaticamente non al distacco della fornitura di energia elettrica maprima che illimitatore di tensione dell’abitazione stacchi la fornitura per eccessivo assorbimento.
    Questo potrebbe evitare di passare a forniture di maggior potenza come il 5,5 Kw

    • Simone Rispondi

      Ciao Antonio,

      Per il tuo caso ti consigliamo gruppi elettrogeni dotati di quadro ATS, visto che possono essere collegati direttamente alla linea, si attivano in caso di sbalzi di tensione improvvisi, dovuti sia all’interruzione della linea elettrica che altri motivi, e sono in grado si sviluppare ottime potenze

  10. Maurizio Rispondi

    Grazie, davvero molto utili i chiarimenti!

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