Una guida completa per l’acquisto dello spaccalegna più adeguato alle tue esigenze, con tutte le sue caratteristiche e categorie disponibili.
La Guida per orientarsi nella scelta del Miglior Spaccalegna
Completa e Curata dai veri Esperti delle Attrezzature del Taglio del Legno
In inverno preparare la legna da ardere per il camino o per la stufa è un’operazione lenta e faticosa se la si fa nella tradizionale maniera con ascia e cuneo. Ma per fortuna, ormai da anni, ha fatto l’ingresso nel mercato uno strumento davvero efficace e facile da usare: lo spaccalegna. Lo spaccalegna permette di rompere ceppi di legno anche di grandi dimensioni in modo rapido, efficiente e con il minimo sforzo.
Ci si potrebbe chiedere perché mai non si può fare lo stesso lavoro con una motosega… la risposta è che la motosega è adatta a tagliare il tronco in pezzi di diversa lunghezza, tali pezzi poi però dovranno essere appunto divisi da uno spaccalegna in due o più ceppi per poter essere utilizzati come legna da ardere.
Quando si valuta la scelta di acquistare uno spaccalegna, i dubbi e le indecisioni potrebbero essere molte, specialmente per utenti privati che si affacciano a tale macchina per la prima volta anche perché il ventaglio delle offerte e dei prezzi è davvero ampio. Questa guida all’acquisto vuole essere d’aiuto a tutti (più o meno esperti) per consigliare come scegliere il miglior spaccalegna in base alle proprie esigenze.
INDICE
1. Lo Spaccalegna: verticale o orizzontale e le diverse tipologie di motore
Lo spaccalegna è uno strumento ormai utilissimo per le operazione di taglio del legno. Risulta essere ormai lo strumento principe nei lavori di divisione dei ciocchi di legno che verranno poi impiegati per il riscaldamento dell’ambiente domestico. Il suo funzionamento consiste nella capacità di esercitare una forza sulla lama che sarà in grado di spaccare il ceppo di legno agendo longitudinalmente sulle fibrille legnose di quest’ultimo. Quale scegliere?
Una prima distinzione che occorre fare riguarda la struttura stesso di uno spaccalegna, ed infatti è possibile dividere tra:
Questa prima distinzione banalmente comporterà innanzitutto un diverso posizionamento dei legni da spezzare. Inoltre è importante dire che uno spaccalegna orizzontale può risultare più “scomodo” rispetto al modello verticale. Infatti se non si ha una base solida e resistente sulla quale collocarlo, lo spaccalegna orizzontale “costringe” l’utente a svolgere il lavoro stando piegato.
Di solito lo spaccalegna verticale è più frequentemente utilizzato. Ciò perché consente una flessibilità e praticità di lavoro maggiore. Il ceppo deve essere posizionato in verticale e, appoggiando sul suo dorso, permette al cuneo della spaccalegna di affondare meglio nel legno consentendo una divisione del ciocco più agevole. Il legno potrà essere così “infilzato” precisamente a metà.
Tra i miglior spaccalegna verticali infine possiamo trovare gli spaccalegna dotati di funzionalità Spacca a Terra che hanno una corsa del pistone così lunga da raggiungere il ceppo che l’utente dovrà semplicemente posizionare a terra, ma di questo ne parleremo in maniera più approfondita nel corso della guida
La suddivisione principale riguarda comunque l’alimentazione del motore di uno spaccalegna:
1.1 Spaccalegna Elettrici
Per quanto riguarda la tipologia con ALIMENTAZIONE ELETTRICA, senza dubbio gli spaccalegna più diffusi poiché tutti hanno la possibilità di approvvigionamento di corrente ed è più comodo perché basta collegare lo spaccalegna alla presa elettrica.
Abbiamo all’interno di questa sotto categoria un’altra suddivisione da fare in base al motore:
Gli spaccalegna con alimentazione monofase sono limitati per potenza (arrivano infatti fino a 12-13 tonnellate con una potenza massima sviluppata di 3 HP) anche se comunque fruibili per un uso domestico. I prezzi possono variare dai 200€ ai 1200€ con prodotti che vanno da una classificazione hobbistica a livelli professionali in base al marchio di fabbricazione: cinese o europeo.
Un dato fondamentale è la capacità di spacco in tonnellate: tanto più questo è elevato, più il prodotto sarà qualitativamente e strutturalmente valido e performante; se comunque si ha necessità di lavorare ceppi del diametro di 15-20 cm puliti e non nodosi e il lavoro che si deve fare non è frequente, può essere valutato anche uno spaccalegna che abbia caratteristiche per usi hobbistici. Si va quindi da macchine realizzate per un impiego adatto ad un uso privato (ad esempio da 8 a 10 tonnellate di potenza dello spacco), fino ad arrivare a modelli concepite per un lavoro più intenso e garantire buone prestazioni con ceppi duri e di diametro leggermente superiore (dalle 10 alle 12 tonnellate), meglio se di fabbricazione europea. Questi ultimi modelli hanno un costo anche superiore ai 1000€, ma danno un’ottima garanzia di funzionalità nel medio e lungo termine.
In alternativa ai monofase, ci sono poi quelli con motore trifase che per la loro natura partono da un livello semi-professionale per arrivare a quelli adatti anche per usi industriali. Sono senza dubbio quelli strutturalmente più importanti, con un robusto cilindro idraulico fissato nella parte superiore dello spaccalegna, ed il pistone rivolto verso il basso con il cuneo incanalato lungo il tronco dello spaccalegna su delle apposite guide in acciaio.
Naturalmente gli spaccalegna elettrici possono essere divisi tra:
- SVILUPPO ORIZZONTALE
Sono i modelli più economici e presentano un telaio di natura “classica”: con 2 tubolari in acciaio di sezione quadrata che scorrono l’uno dentro l’altro, comandati da un circuito idraulico posto internamente ad essi e con una capacità di spacco di 6 o 7 tonnellate. Questa tipologia di spaccalegna orizzontali con motore elettrico monofase 230V è destinata a tutti quegli utenti che ricercano un piccolo spaccalegna per un uso prettamente domestico, adatto a spaccare legna di piccola dimensione e non troppo dura. La struttura del telaio orizzontale li rende pratici da usare anche da utilizzatori poco esperti, presentano un ingombro ridotto e le piccole ruote (spesso in dotazione) ne semplificano il rimessaggio.
- SVILUPPO VERTICALE
Gli spaccalegna elettrici verticali monofase di tipo hobbistico presentano un grado di robustezza superiore rispetto ai spaccalegna elettrici orizzontali più piccoli. La loro struttura telaistica è ancora quella classica sopra descritta. La potenza di spinta può andare dalle 6 alle 9 tonnellate dei modelli dalle dimensioni maggiori. Gli spaccalegna elettrici presentano un piano registrabile in altezza dove si posiziona il ceppo da spaccare e di una coppia di ruote che ne rendono agevole lo spostamento ed il rimessaggio. Questi strumenti sono destinati ai privati che ne vogliano fare un uso domestico medio/hobbistico.
Gli spaccalegna elettrici verticali di rango professionale sono dotati di un robusto cilindro idraulico fissato nella parte superiore, il pistone è rivolto verso il basso ed il cuneo incanalato lungo il tronco dello spaccalegna su delle guide in acciaio. Presentano potenze che vanno da 10 fino a 16 tonnellate, e sono divisibili in 2 versioni:
- spaccalegna idraulici con tronco basso, presentano una base posta rasoterra dove posizionare il ceppo di legno. Il vero vantaggio di questi spaccalegna (come detto sopra) sta nella comodità di uso, non è necessario infatti sollevare il ceppo per spaccarlo, ma semplicemente limitarsi a posizionarlo sulla pedana;
- spaccalegna idraulici con tronco alto, dotati di un piano d’appoggio a mezza altezza, che è comunque regolabile; in questo caso quindi è necessario sollevare il ceppo sulla base di appoggio, ma questo tipo di funzionamento consente comunque di poter spaccare il ceppo stando in posizione eretta e quindi reggendolo ben fermo utilizzando le due apposite maniglie di contenimento. Di questi modelli ne possiamo trovare due diverse versioni:
- con corsa “normale” del pistone pari a 500 mm (che permette di spaccare esclusivamente sul piano)
- con corsa del pistone “maggiorata” di 1000 mm (che permette entrambi gli usi, di spaccare sia sul piano di appoggio che direttamente sulla pedana posta rasoterra senza sollevare il ceppo).
1.2 Spaccalegna a Trattore
Quando parliamo di Spaccalegna a Trattore parliamo certamente di strumenti di un livello più professionale. Ci spostiamo nel mondo delle Macchine Agricole, attrezzature che, grazie all’attacco al trattore, garantiscono autonomia elevata e performance assolutamente maggiori.
Gli spaccalegna a trattore possono avere una struttura verticale o orizzontale.
La configurazione verticale è caratterizzata dal cilindro idraulico esterno fissato nella parte superiore, il pistone è rivolto verso il basso e presenta il cuneo incanalato lungo il tronco dello spaccalegna con delle apposite guide in acciaio. Tali macchine garantiscono potenze che vanno dalle 10 alle 35 tonnellate. Possiamo dividerli in due tipologie:
- gli spaccalegna a trattore con tronco basso presentano una pedana posta a terra per il posizionamento del ceppo di legno, non c’è quindi bisogno di sollevare il ceppo per spaccarlo.
- gli spaccalegna a trattore con tronco alto hanno il piano di appoggio del ceppo a mezza altezza che può essere regolato, permette di lavorare in posiziona eretta e di usufruire delle apposite maniglie di contenimento. Di questi modelli ne possiamo trovare due diverse versioni:
- con corsa “normale” del pistone pari a 500 mm (che permette di spaccare esclusivamente sul piano)
- con corsa del pistone “maggiorata” di 1000 mm (che permette entrambi gli usi, di spaccare sia sul piano di appoggio che direttamente sulla pedana posta rasoterra senza sollevare il ceppo).
1.3 Spaccalegna con Motore a Scoppio
Lo spaccalegna a scoppio è l’ideale per tutti quegli utenti che non hanno la disponibilità di corrente elettrica, c’è da dire anche che uno spaccalegna elettrico assorbe circa 3 kW di corrente quindi non sempre si ha una tale disponibilità di corrente costante; oppure per tutti quelli che non dispongono di un trattore agricolo. La scelta di uno spaccalegna a motore è una scelta di praticità.
Lo spaccalegna con motore a scoppio è l’unico che può lavorare in qualsiasi luogo ed in assoluta autonomia!
Gli spaccalegna a scoppio dispongono di potenze di spinta che vanno dalle 10 alle 20 tonnellate, spostandosi da macchine di livello hobbistico fino alle professionali.
Gli spaccalegna a motore generalmente presentano la classica struttura telaistica: due tubolari in acciaio di sezione quadrata che scorrono l’uno dentro l’altro e che sono mossi internamente da un cilindro idraulico. E, come è consuetudine, possono svilupparsi sia in orizzontale che in verticale.
Ma è importante sottolineare che vi è un modello di spaccalegna a scoppio di nuova concezione: questo è dotato di un sistema di rotazione multi-posizione che gli consente di ottenere diverse configurazioni. Potrà essere uno spaccalegna verticale con pedana per il posizionamento del ceppo posta rasoterra che permette di spaccare la legna senza doverla sollevare, o uno spaccalegna orizzontale con il classico sollevamento del ceppo sopra di esso.
La multi-posizione ruota in 5 diverse posizioni; questo sistema gli conferisce una grande praticità d’uso permettendo, con un semplice gesto, di impostare la configurazione dello spaccalegna in base ai propri gusti, alle proprie esigenze, alle dimensioni ed al peso dei ceppi da spaccare.
2. Lo Spaccalegna e i suoi utilizzi
I miglior spaccalegna, attrezzi robusti e potenti, permettono di spaccare grande quantità di legna eliminando la fatica che si farebbe utilizzando l’usuale accetta. Per chi ha stufe a legna o camini gli spaccalegna possono diventare dei macchinari indispensabili, ovviamente ne esistono diversi modelli che si adattano alle diverse esigenze degli utenti, dai più piccoli fino ai più professionali. A prescindere dalla loro struttura e dalla tipologia di alimentazione gli spaccalegna possono essere per un uso hobbistico o professionale. La scelta di acquisto quindi tra un modello o un altro va fatta tenendo conto quindi delle necessità di lavoro e quindi dalla quantità di legna da spaccare. Quindi la principale divisione nel mondo degli spaccalegna è la seguente:
- spaccalegna per un uso hobbistico/casalingo
- spaccalegna per un uso professionale
2.1 Spaccalegna Hobbistici
Lo spaccalegna per usi hobbistici è solitamente strutturalmente più piccolo e meno potente rispetto ad attrezzi di tipo più professionali.
Gli hobbistici dalla configurazione verticale presentano una struttura con telaio tubolare, essi sono di solito ad alimentazione elettrica oppure possono anche essere i più piccoli dei modelli a scoppio. Rientrano nella linea di spaccalegna hobbistici gli spaccalegna orizzontali elettrici monofase: sono attrezzi destinati a chi voglia un piccolo spaccalegna per un uso strettamente domestico, sono gli ideali per spaccare la legna di piccole dimensioni e di essenze non troppo dure. Infatti gli spaccalegna hobbistici sono adatti per tagliare ceppi corti di lunghezza fino a un massimo di 25 centimetri. Sono gli attrezzi ideali per chi ha fondamentalmente un piccolo focolare da alimentare.
La struttura orizzontale rende questi spaccalegna davvero pratici e possono essere usati agevolmente anche da chi è alle prime armi con questi attrezzi. La dimensione ridotta e le ruote di cui sono dotati li rende pratici anche da essere riposti garantendo un ingombro piuttosto ridotto, parliamo quindi di un macchinario da utilizzare tranquillamente in giardino. La loro configurazione telaistica è classica: composta da un asse portante in acciaio di sezione quadrata che ha integrato al suo interno un cilindro idraulico che aziona la piattaforma che fa pressione sul legno spingendolo verso il cuneo che spaccherà il ceppo. Potenza di spinta degli spaccalegna hobbistici? Da 4 a 6 tonnellate.
2.2 Spaccalegna Professionali
Per un uso più frequente e gravoso sono necessari gli spaccalegna professionali: attrezzi più robusti e potenti, dotati di una struttura più pesante, tubolare telescopica.
Uno spaccalegna professionale è costruito con un coltello di grandi dimensioni, guidato da dei pattini lungo una guida in acciaio, che anche sotto massimo sforzo salvaguarda l’integrità del cilindro.
I miglior spaccalegna professionali, che siano elettrici o a trattore, possono presentare un telaio maggiorato a doppio tubolare rinforzato. Tali macchinari consentono di spaccare legno duro, anche nodoso, di dimensioni variabili fino ad un massimo di 114 cm circa (ciò è consentito grazie ai comandi di azionamento supplementari posti nella parte superiore dello spaccalegna che permettono di spaccare ceppi molto grandi).
Tra i marchi più in voga sul mercato per la realizzazione di spaccalegna professionali sicuramente vi è la Ceccato Olindo: storica azienda italiana. La Ceccato Olindo realizza degli spaccalegna verticali combinati ideati principalmente per i professionisti. Un tale macchinario può funzionare sia a cardano collegandolo tramite la presa di forza al trattore, sia azionato a corrente, sfruttando magari un motore elettrico trifase.
Inoltre tali spaccalegna possono essere dotati di 2 pompe oleodinamiche, una sul motore elettrico e una collegata al moltiplicatore per l’utilizzo a cardano. Tali pompe garantiscono una spinta potente e una grande velocità di lavoro grazie anche al distributore professionale a cui sono collegate.
La macchina è equipaggiata con un arco di sicurezza e sistema automatico controllo finecorsa registrabile.
3. I principali dettagli di uno Spaccalegna
Le principali caratteristiche che determinano la scelta di uno spaccalegna sono tre dettagli tecnici della macchina:
- la Pompa
- il Pistone e la Lunghezza dello Spacco
3.1 La Pompa
Per quanto riguarda la pompa dello spaccalegna è importante verificarne la provenienza di produzione, in quanto solo quelle di produzione ITALIANA o TEDESCA sono da considerarsi pompe professionali: Italia e Germania sono i due paesi al top per l’idraulica. I due elementi da valutare per una pompa di uno spaccalegna sono la portata e la pressione.
La portata, maggiore o minore, determina la velocità del pistone. La pressione è da considerarsi solo in linea teorica in quanto è la massima alla quale potrebbe arrivare la pompa, la pressione effettiva alla quale arriva la pompa dipende dal distributore che funge un po’ da collo di bottiglia.
Importate è anche la capienza del serbatoio di olio, esso determina la quantità di liquido dalla quale la pompa può attingere.
MACCHINA | PORTATA LITRI MINUTI | PRESSIONE BAR MAX | SERBATOIO OLIO LITRI | DIAMETRO ESTERNO CILINDRO IDRAULICO | DIAMETRO STELO PISTONE |
---|---|---|---|---|---|
SPACCALEGNA POLIVALENTE HONDA GP 160 T10 | 9,50 | 180 | 6,50 | 80 | 40 |
SPACCALEGNA POLIVALENTE HONDA GX200 T11 | 9,50 | 180 | 6,50 | 80 | 40 |
SPACCALEGNA POLIVALENTE 3HP MONOFASE T10 | 7,42 | 180 | 6,50 | 80 | 40 |
SPACCALEGNA PTO T11 POLIVALENTE | 20 | 180 | 6,50 | 80 | 40 |
SPACCALEGNA T16 5,5HP R4 | 32,40 | 230 | 18 | 100 | 60 |
Molto importante è la presenza della doppia pompa il cui vantaggio è quello di velocizzare il lavoro. Il vantaggio della pompa doppia è che consente di avere una velocità del pistone doppia, o anche di più, rispetto ai normali spaccalegna monofase 3 Hp che utilizzano una pompa singola.
L’utilizzo della doppia pompa consente di dimezzare i tempi di esecuzione ed aumentare la produttività dello spaccalegna.
Dobbiamo però dire che per quanto riguarda gli spaccalegna a trattore la doppia velocità non dipende dalla doppia pompa. Su quelli a trattore viene montata una pompa più grande, non serve una doppia pompa, su uno spaccalegna a trattore si ha la libertà di montare qualsiasi pompa.
Sugli spaccalegna elettrici è possibile montare solo pompe più piccole, da qui la necessità di applicarne una seconda. Sui modelli elettrici la doppia pompa e la seconda velocità vengono azionate per la corsa a vuoto, facendo appunto aumentare la velocità di corsa del pistone. Quando inizia lo spacco, il cuneo incontra il ceppo, la seconda pompa si disattiva, si dimezza la velocità ma aumenta la potenza sia perché il motore può lavorare a pieni giri ed erogare l’intera potenza, sia perché l’utente, nel momento in cui il cuneo tocca il legno, inconsciamente sarà portato ad imprimere maggior forza.
3.2 Il Pistone, il Cuneo e le Guide dello Spaccalegna
Ci sono degli elementi che più di ogni altri determinano la professionalità di uno spaccalegna. Gli spaccalegna professionali, quelli che presentano una potenza di spacco dalle 15 alle 35 tonnellate, hanno una struttura più pesante rispetto ai modelli più economici e le differenze le possiamo trovare anche in particolari come il pistone, il cuneo e le guide.
Per quanto riguarda il pistone c’è da dire che il suo diametro è proporzionale alla potenza dello spaccalegna stesso. Uno spaccalegna verticale professionale, che può presentare una potenza di spinta di 16 tonnellate, può tranquillamente montare un cilindro pistone molto robusto e di grandi dimensioni: con un diametro esterno di 100 mm e un diametro interno di 60 mm.
Ciò consente di spaccare tronchi di legno duro e nodoso, di dimensioni variabili anche fino 115 mm di altezza, il lavoro è agevolate sicuramente dai comandi di azionamento supplementari posti nella parte superiore della macchina che facilitano l’operazione di spacco di ceppi molto grandi.
Gli spaccalegna professionali presentano un cuneo in fusione, l’acciaio fuso e stampato lo rendono più robusto e resistente di quello che è possibile trovare su macchine di livello meno professionali e con una struttura meno pesante.
Altro elemento elemento fondamentale sono le guide. Negli spaccalegna professionali il pistone è guidato da dei pattini lungo una guida in acciaio che anche sotto massimo sforzo salvaguarda il cilindro; inoltre è supportato anche da guide laterali realizzate in ABS ad alta densità con spessore di contatto sostituibile realizzato in bronzo. Il materiale con cui le guide sono realizzate è ad altissima resistenza ed antiusura; grazie allo spessore di scorrimento realizzato in bronzo consentono di preservare la piastra di acciaio portante sul tronco principale dello spaccalegna.
La corsa del pistone può essere regolata a piacimento dell’utente per velocizzare le operazione e/o tagliare ceppi corti. Alcuni modelli di spaccalegna consentono di spaccare ceppi fino a terra, sono dotati di arco di sicurezza antinfortunio e sistema automatico di controllo del finecorsa registrabile e di tutti i dispositivi di sicurezza che tutelano l’utilizzatore. Lo spacco fino a terra aumenta la praticità di utilizzo della macchina alleviando la fatica dell’utente che non dovrà più sollevare il ceppo per posizionarlo sulla base di appoggio in fase di operazione di spacco.
4. Raccomandazioni sull’Utilizzo di uno Spaccalegna
Prima di utilizzare lo spaccalegna, accertarsi che i ceppi che si intende spaccare siano di forma regolare.
La superficie piatta (che è la parte sulla quale agisce il cuneo dello spaccalegna e quindi dalla quale il ceppo viene spaccato), deve essere perpendicolare ai fianchi del ceppo. Il ceppo deve quindi essere stato realizzato con dei tagli perpendicolari.
ATTENZIONE: qualora questa superficie di spacco risultasse inclinata rispetto al fianco del ceppo, questo può determinare durante l’operazione di spacco (cioè di avanzamento del cuneo) lo spostamento improvviso del ceppo dalla sua posizione di spacco per via della forte pressione del cuneo, con il rischio che possa colpire e ferire l’operatore oppure danneggiare le superfici o componenti dello spaccalegna.
In tal caso è necessario rilavorare il ceppo con uno strumento di taglio del legno (motosega, sega a disco, sega a nastro, etc…) per portare questa superficie ad essere perpendicolare, prima di procedere allo spacco con lo spaccalegna.
La superficie di spacco deve essere stata tagliata ben piatta e non deve essere irregolare
ATTENZIONE: qualora questa superficie di spacco risultasse irregolare, questo può determinare durante l’operazione di spacco (cioè di avanzamento del cuneo) lo spostamento improvviso del ceppo dalla sua posizione di spacco per via della forte pressione del cuneo, con il rischio che possa colpire e ferire l’operatore oppure danneggiare le superfici o componenti dello spaccalegna.
In tal caso è necessario rilavorare il ceppo con uno strumento di taglio del legno (motosega, sega a disco, sega a nastro, etc…) per portare questa superficie ad essere perfettamente piatta, prima di procedere alle operazioni di spacco con lo spaccalegna.
L’operazione di spacco deve essere eseguita con il cuneo ben direzionato sull’asse centrale del ceppo.
ATTENZIONE: qualora durante l’operazione di spacco il cuneo fosse direzionato lateralmente rispetto all’asse del ceppo, questo può provocare lo spostamento improvviso del ceppo dalla sua posizione di spacco per via della forte pressione del cuneo (esercitata in una condizione di scarso equilibrio alla forza del ceppo), con il rischio che possa colpire e ferire l’operatore oppure danneggiare le superfici o componenti dello spaccalegna.
La superficie piatta di spacco del ceppo non deve avere nodi del legno. Nel caso presentasse uno o più nodi, lo spaccalegna con il suo cuneo non riuscirà a spaccare il legno in corrispondenza o nella vicinanza di questi nodi. Si consiglia di non spaccare questa tipologia di ceppi o in alternativa direzionare il cuneo nel punto più lontano dal nodo o dai nodi del legno.
ATTENZIONE: spaccare ceppi con superficie di spacco nodosa ed in corrispondenza di questi nodi, può determinare l’eccessivo sforzo dello spaccalegna e l’improvvisa fuoriuscita del ceppo dalla sua posizione, con il rischio di colpire e ferire l’operatore.
Evitare inoltre di effettuare ripetuti tentativi di spaccare un ceppo nodoso che lo spaccalegna non riesce a spaccare, in quanto può inoltre causare il surriscaldamento ed il danneggiamento dello spaccalegna.
Il dorso o fianco del legno devono essere privi di ramificazioni sporgenti o irregolarità di altro genere tali da rendere questa superficie non sufficientemente diritta.
ATTENZIONE: spaccare ceppi con la superficie esterna irregolare o con ramificazioni può determinare durante l’operazione di spacco (cioè di avanzamento del cuneo) lo spostamento improvviso del ceppo dalla sua posizione iniziale con il rischio che con la pressione del cuneo questo possa successivamente colpire l’operatore o danneggiare le superfici o componenti dello spaccalegna.
Il diametro del ceppo non deve superare il diametro massimo indicato nella scheda tecnica dello spaccalegna
ATTENZIONE: il tentativo di spaccare diametri superiori a quelli indicati nella scheda tecnica, può comportare la fuoriuscita del ceppo dalla sua posizione o sede, con il rischio di colpire e ferire l’operatore, oppure di danneggiare lo spaccalegna stesso
Utilizzo dello spacco a croce.
L’utilizzo dello spacco a croce (solo modelli in cui è previsto in dotazione), è possibile solamente su ceppi di piccole dimensioni (max 30 cm di diametro), e su legni teneri da spaccare, puliti, con fibre del legno lineari, e privi di nodi. Negli altri casi, azionando le leve di comando, il tentativo di spacco il più delle volte fallirebbe e non verrebbe eseguito, dato lo sforzo elevato che uno spacco in quattro parti comporta alle parti idrauliche e meccaniche dello spaccalegna, potendo causare nel casi peggiori anche il danneggiamento di queste parti. E’ pertanto consigliabile un utilizzo molto responsabile di questo accessorio.
ARNALDO santoro capogna
L’ho trovata una guida molto interessante per la scelta di uno spaccalegna anche se ho ancora le idee un pò confuse per l’acquisto che devo fare.
Grazie
Giuseppe
Come tutte la altre guide da voi compilate anche questa è semplicemente “ECCEZIONALE” sotto tutti i punti di vista.
Bravissimi continuate così
Giuseppe