TRINCIA PER TRATTORE – GUIDA ALL’ACQUISTO

La Guida per orientarsi nella scelta del Miglior Trincia per Trattore
Completa e Curata dai veri Esperti delle Macchine Agricole per Trattore


    1. Introduzione

Il Trincia per Trattore è il classico attrezzo utilizzato da tutti gli agricoltori, hobbisti e non, che devono eliminare erbe spontanee, residui vegetali e rovi dal proprio campo, uliveto o vigneto. Il Trinciaerba, messo in azione dal trattore, è in grado di tagliare e sminuzzare ogni residuo vegetale anche ben radicato al terreno ottenendo un risultato di sistemazione del campo pulito ed omogeneo. I residui vegetali risulteranno tritati dopo il passaggio della macchina e, decomponendosi, saranno un utile concime per il terreno.
Il Trinciaerba è quindi una diffusissima Macchina Agricola che si attacca al trattore albero cardanico standard e attacco a tre punti, ma ce ne sono di molti modelli a seconda dell’utilizzo. Questa Guida all’Acquisto vi porterà a capire il Miglior Trincia a Trattore in base alle vostre esigenze di lavoro.
Innanzitutto è bene introdurre che 2 sono le caratteristiche principali dei Trincia:

  • PESANTEZZA
  • ABBINAMENTO CON IL TRATTORE

Queste caratteristiche sono collegate e correlate tra loro. E quindi in soldoni vi possiamo anticipare che trattori piccoli e di bassa potenza vanno bene per trincia leggeri e medi (NON PESANTI), mentre un trattore di grande potenza sarà l’ideale per i trincia pesanti (UN GROSSO TRATTORE DANNEGGEREBBE UN TRINCIA LEGGERO).


    2. Pesantezza del trincia

Stendiamo una classificazione in base alla pesantezza, che va a determinare i diversi modelli, e quindi le diverse serie di trinciaerba:

  • Serie Leggero
  • Serie Medio / Leggero
  • Serie Medio
  • Serie Medio / Pesante
  • Serie Pesante
Diametro SarmentiAltezza Erba TrinciabileVelocità di Lavoro
Serie Leggera 20 mm100 mm2 km/h
Serie Media / Leggera 30 mm115 mm2,9 km/h
Serie Media 40 mm130 mm3,5 km/h
Serie Media / Pesante 50 mm150 mm4,4 km/h
Serie Pesante 60 mm170 mm5 km/h
  • La pesantezza è la caratteristica principale per effettuare una suddivisione dei modelli. Perché essa è importante per determinare il diametro dei rami che è possibile trinciare? Una serie di trinciaerba più pesante ha una struttura di TUTTI I COMPONENTI più robusta e quindi può più agevolmente far fronte a rami o residui vegetali più importanti. Un trinciasarmenti di tipo pesante potrà così lavorare su erba, potature, paglia, rovi, sottobosco etc.
    La pesantezza verrà quindi determinata dallo spessore degli acciai che compongono l’attrezzo, dalle dimensioni delle mazze, dalle dimensioni dei bulloni, dalla trasmissione e dal numero di cinghie (argomenti trattati in seguito in maniera specifica).
    La struttura pesante consente di resistere alle vibrazione e sollecitazioni che la macchina subisce nel trinciare potature e residui vegetali di grosse dimensioni.
  • L’altezza dell’erba tagliabile è legata all’ampiezza di carenatura del trincia. Una macchina più pesante è di dimensioni maggiori e presenta quindi un telaio più ampio che le consente di ricevere una massa d’erba superiore.
    Un trincia con telaio più ampio può ricevere, lavorare e smaltire più efficacemente masse di erba maggiori.
  • La velocità di lavoro è un effetto delle altre variabili. A parità di condizioni il trincia più pesante riesce a lavorare più velocemente e quindi a garantire una resa oraria superiore. Con erba alta circa 130 cm è facile intuire che con un trincia medio / leggero siamo a limite, ma un trincia pesante può lavorare in maniera più “disinvolta” avendo un telaio un grado di ospitare un quantitativo di erba superiore a quella lavorata.
    Una maggior velocità comporta un impatto più forte con sassi o rami e quindi le trincia più pesanti sono in grado di assorbire meglio i colpi.
Telaio a doppia cassa
Telaio a doppia cassa
  • Il telaio a doppia cassa è un’altra determinante fondamentale dei trinciaerba a trattore. Tale caratteristica è presente nei trincia di serie pesante e presuppone un telaio doppio del trinciastocchi. Le due sezioni di acciaio sono appoggiate l’una sull’altra, a contatto, rendendo la macchina il doppio più robusta rispetto ai classici trincia con normale telaio standard. La trinciatrice con doppia cassa risulta così davvero indistruttibile anche nelle condizioni avverse. Resistente in presenza di sassi (ma non di eccessive dimensioni, il consiglio assoluto è quello di lavorare sempre in assenza di sassi), di arbusti, sterpaglie e sottobosco con rami di buon diametro.
  • Anche il rotore, e quindi lo spessore dell’acciaio con cui è realizzato, determinano la robustezza del trincia. In tal senso possiamo fare la seguente suddivisione:
    – Rotore da 5 mm per trincia leggeri
    – Rotore da 6 mm per trincia medi
    – Rotore da 8-10 mm per trincia pesanti
Diametro Rotore
Trincia leggero5 mm
Trincia medio6 mm
Trincia pesante8-10 mm
  • Lo spessore del rotore non va ad incidere solo, come è ovvio che sia sulla robustezza, ma anche sulla sua forza cinetica: un rotore di elevato spessore “partirà” con più resistenza, ma poi sarà “complicato fermarlo”!
  • Inoltre la robustezza del rotore va ad incidere anche sul rischio di danneggiamento dello stesso che ne potrebbe derivare da eventuali urti con corpi estranei (pensiamo a grosse pietre o ceppi nascosti nell’erba alta): è bene sapere che sostituire il rotore è una spesa ingente. Maggiore sarà lo spessore del rotore stesso e minore sarà il rischio che esso si possa danneggiare.
Rotore di elevato spessore


    3. Spostamento

I trinciasarmenti a trattore possono dividersi tra:

I trinciaerba dotati di spostamento, sia esso manuale o idraulico, hanno un vantaggio sostanziale pari a circa 35-45 cm.

Consentono di avere sporgenze di lavoro di 60-70 cm rispetto alle ruote posteriori del trattore. Fuoriuscendo dal trattore permette di accostarsi meglio agli alberi, sono quindi migliori nei lavori di rifinitura, di cura dei bordi dei campi e delle ripe.

I trincia con lo spostamento garantiscono un livello di manovrabilità superiore. Pensiamo ai lavori di trinciatura da fare negli oliveti: lo spostamento permette di tenersi più lontano dalle chiome degli alberi e più vicino ai fusti degli stessi.

Tra un trincia con spostamento manuale e un trincia con spostamento idraulico consigliamo sempre l’idraulico, a fronte di un equo sovrapprezzo si ottiene una comodità nettamente maggiore (non sarà necessario scendere dal trattore, sfilare il chiavistello etc per spostare il trinciaerba). Ovviamente un trincia con spostamento idraulico potrà essere utilizzato solo se si ha un trattore in grado di supportare tale caratteristica, e che quindi presenta l’impianto idraulico.

Trinciaerba con spostamento idraulico per trattore serie media – Blackstone BM 150 Hydro


    4. Utensili di taglio

Innanzitutto esistono 3 diverse tipologie di utensili di taglio dei trincia:

Sfatiamo il mito che le mazze non vanno bene per trinciare l’erba. TUTTO VA BENE PER TUTTO! Ovviamente ci sono precise indicazione di cui tener conto.

I coltelli, rispetto alle mazze, faranno più fatica a trincia frasche di grandi dimensioni, questo perché i primi hanno una massa inferiore alle seconde. Ma è importante dire che le mazze NON hanno limiti sull’erba, anzi esse consentono un taglio più “omogeneo” ed un lavoro più “pulito” rispetto ai coltelli, data la forma ad Y di questi ultimi.

Le mazze, dal canto loro, vengono di solito predilette per trinciare potature, sottobosco etc, ed è l’utensile maggiormente montato dai trincia. Dobbiamo precisare che i coltelli, apparato di taglio leggero, sarà presente sui trincia più leggeri, mentre al crescere della pesantezza del trinciaerba crescerà anche la massa dell’utensile per trinciare e quindi le mazze sono senza dubbio preferite.

Le mazze dentate rappresentano una particolarità e vengono montate sulle trinciatrici molto pesanti. Queste vengono utilizzate per potature di grandi dimensioni e rispetto agli altri utensili soffre di meno in presenza di piccoli sassi. ATTENZIONE NON SI DOVREBBE MAI LAVORARE IN PRESENZA DI SASSI, ma possiamo dire che le mazze dentate riescono a frantumare meglio piccole e sporadiche pietre rispetto alle mazze lisce.

Mazze dentate e Controcoltelli
Mazze dentate e Controcoltelli

Nei migliori trincia che presentano mazze dentate è possibile trovare fino a due file di controcoltelli nel sottoscocca della macchina. Questa è senza dubbio la più grande novità mai vista su un trinciatutto a trattore. La cosa più straordinaria è la traiettoria dei 3 scalpelli di cui è dotata ogni mazza, entra perfettamente dentro a questi controcoltelli, attraversandoli. Questo significa che tutto ciò che entra all’interno dell’apparato trinciante del trinciastocchi, cioè tutto ciò che passa al di sotto di esso, viene letteralmente POLVERIZZATO. Basti pensare che la mazza può attraversare entrambe le file di controcoltelli per oltre 30 volte al secondo! Ha pertanto una capacità di frammentazione ben 3 o 4 volte superiore rispetto ad un tradizionale trincia con mazze liscie e senza queste file di controcoltelli ad intersezione.


    5. Ramponi posteriori

Ramponi posteriori - Aste di raccolta uniti a mazze dentate su Trincia pesante
Ramponi posteriori – Aste di raccolta uniti a mazze dentate su Trincia pesante

I ramponi posteriori (o aste di raccolta) sono specifici per la triturazione di potature o qualsiasi altro residuo di colture. E’ uno strumento di fondamentale importanza, se solo pensiamo che non c’è un solo trincia sul mercato davvero in grado di macinare efficacemente le potature senza lasciare frammenti di medio-grandi dimensioni. Partiamo dal presupposto che qualsiasi trincia viene regolato ad un’altezza di lavoro dal suolo di circa 3/4 cm. Questo fa sì che il trincia tenda a lasciare intatti tutti i rami ed i residui adagiati al terreno, in quanto la mazza spesso non lavora sufficientemente rasoterra da riuscire ad “artigliarli”. Da non sottovalutare poi come le ruote del trattore tendono a schiacciare a terra o addirittura a sotterrare questi residui. I ramponi svolgono una vera e propria azione di “rastrellamento”, estraendo dal terreno e sollevando anche quei residui sotterrati dalle ruote, trascinandoseli dietro. In questo modo, nessun ramo o residuo avrà la possibilità di sfuggire a tale sistema. Ogni mazza passa ad una distanza molto ravvicinata al singolo rampone. Perciò essa prenderà il ramo sollevato dai ramponi e lo porterà in macinazione. Per poi essere passato, come spiegato sopra, attraverso le file di controcoltelli, risultando di conseguenza completamente triturato. I ramponi si trovano sui migliori trincia generalmente parliamo di trincia di serie pesante.

MONTAGGIO: i ramponi vanno regolati ad un’altezza che gli consenta di lavorare rasoterra, posti in posizione “libera”. Essi infatti devono avere la possibilità di oscillare verticalmente, adattandosi così alle eventuali asperità e sconnessioni del terreno, grazie alla loro accentuata inclinazione verso il posteriore.
Qualora il rampone “inciampasse” in qualche ostacolo durante il percorso, per esempio una radice o una grossa pietra affiorante dal terreno, possa retrocedere sollevandosi, evitando così di piegarsi.

Ramponi posteriori - Aste di raccolta
Ramponi posteriori – Aste di raccolta


    6. Cinghie di trasmissione

Le cinghie di trasmissione che trasferiscono il moto dall’albero che esce dal gruppo ingranaggi al rotore hanno una duplice valenza:

  • trasmettere il moto e proteggere il trinciaerba dai sovraccarichi
  • moltiplicare il numero di giri della presa di forza per conferire velocità al rotore

Le cinghie trasmettono potenza fino ad una certa coppia, oltre tale soglia esse slittano sulle pulegge; questa soglia, determinata in fase di costruzione del trincia, fa in modo che il rotore si fermi in presenza di un carico di lavoro troppo elevato e ciò lo preserva ( alla stregua delle frizioni sull’albero cardanico).

Viene scelta la trasmissione a cinghia per i trincia a trattore ( a differenza delle zappatrici a trattore che hanno la trasmissione a catena ).
Perché la trasmissione a cinghia? Le cinghie svolgono la funzione di FRIZIONE: qualora ci dovesse essere un sovraccarico sulla macchina dovuto ad urti con corpi estranei o a terreni sconnessi, le cinghie possono avere la tendenza a slittare ciò va ad evitare danni alle cinghie stesse ed al trinciasarmenti in questione. Le cinghie quindi hanno la funzione di attutire gli urti eccessivi e i sovraccarichi sulla macchina.

Il numero di cinghie può variare da 2 a 4. Ovviamente i trincia più leggeri presenteranno 2 cinghie, mentre le 4 cinghie sono proprie solo delle macchine più pesanti e professionali.

Numero Cinghie
Trincia Leggero2
Trincia Medio3
Trincia Pesante4

Le cinghie sono racchiuse all’interno di un carter di protezione, essendo posizionate sul fianco della macchina, è molto importante che il carter abbia un ingombro ottimizzato. Nei migliori trincia i carter, nonostante un numero di 3 o 4 cinghie, possono vantare anche solo 10 cm di spessore, che rappresenta l’ingombro rispetto alla larghezza effettiva di lavoro. Considerando l’ingombro del carter e della slitta d’appoggio nel lato opposto che sporge di qualche cm rispetto alla fiancata della macchina, l’ingombro complessivo di una trinciatrice con carter da 10 cm, sarà di circa 14/15 cm in più rispetto alla larghezza effettiva di taglio.
Le cinghie presentano generalmente uno slittamento in uscita dalla puleggia.
Un’adeguata tensione delle cinghie fa si che le stesse rimangano nella corretta posizione, con il giusto ancoraggio alle pulegge, slittando così via sono in caso di urti importanti.

I migliori trincia presentano la scatola ad ingranaggi a bagno d’olio di grandi dimensioni. L’involucro è realizzato in fusione, gli ingranaggi interni in acciaio temperato. Inoltre la prolunga lubrificata può presentare un utilissimo spioncino per controllo dell’olio. La scatola ad ingranaggi a bagno d’olio ha una grandezza proporzionale alla macchina sulla quale è montata.

Dispositivo a ruota libera

Dispositivo a ruota libera

DISPOSITIVO A RUOTA LIBERA. Il dispositivo a ruota libera non si trova più nel cardano bensì nella scatola ingranaggi. Cosa è e a cosa serve?
La ruota libera è un meccanismo applicato alla maggior parte delle biciclette che permette di disaccoppiare il movimento fra il pignone e la ruota posteriore ed è per questa che quando si arresta il moto la ruota continua a ruotare per inerzia e si ferma a poco a poco. Alla stessa maniera tale dispositivo è applicato nei trinciasarmenti a trattore.
Quando la presa di forza del trattore si attiva la trinciatrice si attiva ingranando verso un senso di rotazione e non “andando a vuoto” nel senso di rotazione opposto.
Quando la presa di forza del trattore stacca, il trincia non si arresta di botto, ma continua appunto ad ruotare per inerzia e poi si fermerà pian piano per attrito, ciò salva il trinciaerba da ingenti danni. Se alla disattivazione della presa di forza la trinciatrice si bloccasse immediatamente si “spaccherebbe” letteralmente la macchina a causa di uno stop troppo brusco causato dalla grande potenza di rotazione generata fino ad un istante prima dal trattore.


    7. Accessori di stabilizzazione

Gli accessori di stabilizzazione che troverete nel vostro trincia sono essenzialmente i seguenti:

  • Rullo posteriore di appoggio regolabile in altezza
  • Slitte laterali di appoggio della macchina
  • Serie di robuste bandelle anteriori di protezione, generalmente realizzate in acciaio


    8. Cofano apribile

Alcuni modelli di trinciaerba sono contraddistinti da una particolarità: la loro apertura posteriore.

Il cofano apribile semplifica l’attività di manutenzione, permettendo di agire in aree specifiche della macchina. Estremamente comodo per le operazioni di manutenzione interna, pulizia, sostituzione utensili, etc.

Cofano posteriore apribile

Comments

  1. roberto Rispondi

    Cmplimenti alo scrivano dell’articolo,esaustivo e completo,nel dattaglio e nei particolari,cosa che spesso gli utilizzatori della mia zona come pure alcuni rivenditori minimizzano le caratteristiche del trincia sarmenti.

  2. luigi Rispondi

    veramente esaustivo

  3. Domenico Rispondi

    per me che sono neofita, è una bellissima ed esaustiva lezione di dinamica meccanica onde indirizzare future scelte ed acquisti. Grazie tante.
    Domenico
    22 maggio 2022

  4. Pasquale Maggio Rispondi

    Grazie per le utilissime informazioni.

  5. Francesco Rispondi

    Bravi bravi bravi

  6. Marco Rispondi

    Complimenti per la spiegazione chiara e dettagliata.

  7. Giorgio Rispondi

    Se si arresta la marcia con la presa di forza inserita, il trincia continua a girare per inerzia. Ma se si ingrana la retromarcia con il trincia ancora in movimento, si crea danni?

    • Simone Rispondi

      Ciao Giorgio,
      Se si deve effettuare una manovra in retromarcia è sempre buona norma staccare la presa di forza.
      Per le operazioni di taglio invece, se si mantiene sempre una velocità di marcia corretta, procedendo in avanti o in retromarcia non si rischia nessun danno alla macchina. La presa di forza infatti gira sempre in senso orario, l’unica differenza è come il trincia agisce sull’erba da tagliare.

  8. Mauro Rispondi

    Io avevo ordinato una trincia con controcoltelli ma mi è arrivata senza vabbè. Ma si possono aggiungere adesso?

    • Simone Rispondi

      Ciao Mauro,
      Ci servirebbero maggiori informazioni riguardo il tuo ordine, come ad esempio il modello di trincia e il produttore.
      Nelle nostre inserzioni comunque, dove disponibili, sono correlati tutti gli accessori come anche le mazze di ricambio.

    • Camillosborgia Rispondi

      franco :ottima descrizione dei componenti della trincia sarmenti. Quali accorgimenti è necessario aggiungere alle bandelle in acciaio per una maggiore protezione dell’utilizzatore grazie

  9. Ivo Rispondi

    Complimenti per l’esaustività dell articolo, aggiungo solo una precisazione relativa al portellone apribile che spesso si vede utilizzato aperto per l’utilizzo specifico su stocchi di mais, con trincia a coltelli; immagino lo si utilizzi così per svuotare più velocemente la macchina e poter aumentare la velocità di lavoro..
    Saluti e grazie

  10. Francesco Rispondi

    Spiegazione chiara ed esaustiva

  11. Paolo Rispondi

    Quale dovrebbe essere la larghezza ideale della trincia. Io possiedo un trattore FIAT 640 doppia trazione potenza 64 cv e larghezza fuori tutto pari a 183 cm
    Grazie per un cortese riscontro

    • Simone Rispondi

      Ciao Paolo,

      La larghezza di lavoro del trincia dovrebbe essere idealmente maggiore di almeno 15-20 cm rispetto alla larghezza del trattore, per permettergli di fuoriuscire dalla sua sagoma ed effettuare lavori di rifinitura più semplici. (come ad esempio a ridossi degli alberi).

  12. Marco Rispondi

    Buonasera, chiedo una semplice spiegazione, ho preso un trincia usato da montare sul mio trattorino pasquali, mi chiedevo il senso di rotazione del rullo principale dei coltelli o mazze, premetto che il mio è di serie leggera con coltelli.
    Qual’e il giusto senso di rotazione?
    Grazie.

    • Simone Rispondi

      Ciao Marco,
      La maggior parte dei trincia per trattore richiedono rotazione destra.
      Il senso di rotazione del trincia comunque è solo uno, ovvero con direzione opposta al senso di avanzamento del trattorino che lo traina. Puoi stare tranquillo quindi perchè il solo senso di rotazione del trincia è anche quello corretto.

  13. Gianni Rispondi

    io ho un trattore che pesa 21ql e ha 55cv ( fiat 550dt) devo acquistare una trincia laterale/ tagliabordi con spostamento laterale a parallelogramma , che misura mi consigliate io agevolerei più il peso in quanto le maggiori trinciate sono per la potatura di ulivo. grazie

  14. Anonimo Rispondi

    grazie per il dettagliato argomento

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