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TORCHIO PER UVA – GUIDA ALL’ACQUISTO

La Guida per orientarsi nella scelta del Migliore Torchio per Uva
Completa e Curata dai veri Esperti delle Attrezzature per l’Enologia

Questa guida è rivolta a tutti gli hobbisti della viticoltura, i veri protagonisti del procedimento enologico.
La grande differenza nella produzione nazionale del vino non la fanno solo le grandi cantine dedite a una lavorazione sistematizzata, ma i tanti piccoli produttori locali, imprenditori e appassionati della produzione del vino.

La viticoltura è contraddistinta da molti macchinari che rappresentano il fiore all’occhiello di tecnica e specializzazione italiana.
Il torchio per uva è senza dubbio il Re tra gli strumenti e i macchinari utilizzati nell’Enologia, nella produzione del vino e durante tutto il periodo della Vendemmia.

In questa guida cercheremo di illustrarvi come scegliere il migliore torchio per uva, dandovi degli utili consigli sull’ acquisto del torchio più indicato alle vostre esigenze.


    1. Il Torchio per Uva

Succo d'uva confluisce in una bacinella all'esterno del torchio
Il succo d’uva confluisce all’esterno del torchio e va a depositarsi in un bacino esterno

Il torchio per uva è l’attrezzo fondamentale per la produzione del vino.
Generalmente il torchio è lo strumento che viene utilizzato in quella che possiamo chiamare “la terza fase”, cioè dopo la raccolta e la diraspatura. Nell’ immaginario collettivo quando si parla di lavorazione dell’uva si pensa subito ad una cantina arredata con un torchio posto al centro di essa.
Questo non solo perché è lo strumento basilare senza il quale non ci sarebbe la produzione di vino, ma anche perché è il più antico di tutti i prodotti inerenti l’enologia. Il fondamento fisico che sta dietro questo macchinario è rimasto invariato nei secoli: esercitare una forte pressione sull’ uva in maniera uniforme in modo da garantire una resa abbondante.

Prima di utilizzare il torchio per pressare e schiacciare, l’uva deve essere spremuta e ripulita dai raspi mediante la macchina diraspatrice. Una volta ultimato questo processo l’uva viene versata nel torchio che la lavorerà esercitando pressione grazie alla chiocciola superiore. La chiocciola preme su due mezzelune in legno poste a copertura. Questa si avvita lungo un perno filettato e permette al succo d’uva di confluire e depositarsi nel bacino esterno.

Il torchio è usato per la produzione di vino rosso e per la lavorazione di uva bianche, dobbiamo sottolineare che non è previsto il suo utilizzo per la produzione di spumante.

Il torchio è uno strumento che, a seconda delle caratteristiche e delle esigenze, viene usato sia dal piccolo hobbista del vino che dal professionista. Esistono sul mercato diversi modelli di torchi che hanno pressappoco la stessa modalità di funzionamento, ma si differenziano tra loro per alcune caratteristiche tecniche e strutturali che determinano la quantità di uva da lavorare e di vino prodotto.


    2. La Struttura

Il torchio è costituito per prima cosa da una base che generalmente è realizzata in ghisa, ma può anche presentarsi in legno o granito. Questa base è caratterizzata al centro da un foro all’interno del quale vi è uno stantuffo che, girando, consente di esercitare pressione. La struttura esterna che fa da contenitore è realizzata con doghe in legno. La tipologia del legno è molto importante ed in genere viene utilizzato il rovere o il faggio, che oltre ad essere legni molto resistenti, vengono scelti per essere molto rispettosi dell’uva senza inficiare sul suo sapore, odore e grado organolettico. Le tavole in rovere sono poste in maniera distanziata le une dalle altre e sono fissate con fasce e bulloni di ferro. Il contenitore del torchio è di solito diviso in due parti:

  • Nella parte superiore vi è la chiocciola: la madrevite grazie alla quale si genera la funzione di torchiatura con la forza impressa sull’asta.
  • Nella parte inferiore l’uva e le vinacce vengono
    schiacciate e pressate omogeneamente
    in modo da far
    fuoriuscire il succo prodotto.


    3. I diversi tipi di torchio

Esistono quattro principali tipologie di torchi per uva:

  • Razionali o manuali a 1 velocità
  • Razionali o manuali a 2 velocità
  • Idraulici
  • Presse idrauliche
Vite di uva nera

Una caratteristica che salta subito agli occhi del torchio per uva è senza dubbio il diametro della gabbia. Il diametro del torchio ne determina ovviamente la grandezza, la capacità produttiva e quindi anche la professionalità. I torchi professionali sono più grandi di quelli puramente hobbistici, presentando un diametro maggiore.


    3.1 Torchio manuale per uva e vinacce monovelocità

I torchi manuali monovelocità sono i più piccoli della categoria, sono considerati i torchi standard, azionabili tramite un movimento a cricco meccanico. Essi sono caratterizzati da un singolo saltarello. Il saltarello ha base triangolare e ha lo scopo di ancorare il torchio quando gira la chiocciola. Questi torchi presentano bacino e vita in acciaio ad alta resistenza, doghe in legno di faggio evaporato o rovere fissate con bulloni. Sono dotati di sei tappi in legno e due mezzelune. Questa tipologia di torchi è idonea per produzioni limitate e per utilizzi hobbistici. I torchi di questa categoria vanno da un diametro di 15 cm ad un massimo di 35 cm.

Torchio manuale a una o due velocità
Torchio manuale a una o due velocità


    3.2 Torchio manuale o razionale a 2 velocità

I torchi razionali a due velocità sono più grandi rispetto ai precedenti, funzionano anch’essi manualmente tramite un movimento a cricco meccanico. Sono torchi standard che risultano adatti a produzioni maggiori rispetto ai primi e vengono consigliati per produzioni hobbistiche e semiprofessionali.  La costituzione e la struttura di questi torchi razionali per uva sono le stesse dei torchi monovelocità. La differenza è che questi sono caratterizzati da due fori per il saltarello, uno più esterno e uno più interno. Ciò consente di scegliere la pressione da poter applicare tra un giro e l’altro. I torchi a due velocità presentano un diametro dai 40 ai 50 cm e sono indicati per una produzione di vino compresa tra i 70 e i 130 litri.

Diametro Interno in cmCapacità Vinaccia in lt
4069
4480
4595
50127


    3.3 Torchio idraulico

I torchi idraulici sono l’ultima categoria che prendiamo in considerazione.

Questi si differenziano in maniera netta rispetto alle altre due tipologie di torchi. I modelli idraulici permettono di poter esercitare una pressione maggiore con un minor sforzo. Ciò fa ci che in un lasso di tempo più breve è possibile ottenere produzioni più importante, per questo si posizionano su un livello qualitativo e di performance più alto, risultando senza dubbio più professionali. Le varianti più richieste sul mercato sono quella da 50 cm di diametro (per produzioni domestiche medie) e quella da 60 cm di diametro per una produzione di vino di medio-grande quantità fino ai 70 cm.

Diametro Interno in cmCapacità Vinaccia in lt
50127
60210
70330

I martinetti idraulici di cui sono caratterizzati sono realizzati in fusione di ghisa, sono dotati di manometro e riescono ad esercitare pressioni fino a 400 bar. Grazie a questo sistema idraulico basta tirare la leva per far scendere il piano e spremere l’uva con tanta forza e poca fatica. Questi modelli possono garantire produzioni fino a 200 litri di vino.


    3.4 Idropressa

Le presse idrauliche sono strumenti professionali, efficaci e semplici da usare. Questi macchinari si basano su un sistema innovativo che sfrutta la pressione dell’acqua per pressare. Risultano ideali per la lavorazione dell’uva, delle mele e della frutta in genere, in modo da ottenere in maniera facile e rapida mostri, sidro, succhi e molto altro ancora. Consentono una resa davvero elevata. A differenza ad esempio delle presse pneumatiche, le idropresse sfruttano la pressione dell’acqua. Gonfiandosi, la membrana spreme la frutta sminuzzata contro le pareti della gabbia estraendo il succo dagli alimenti. Tutti i materiali utilizzati sono adatti alla lavorazione degli alimenti in accordo alle direttive europee applicabili. La gabbia è costruita in acciaio Inox come tutte le altre parti interne della macchina, mentre il coperchio e la base sono in alluminio robusto e resistente. Non richiede alcuna manutenzione; dopo ogni utilizzo, lavare completamente con acqua e conservare in ambiente non esposto ai raggi solari.


    4. Un ultimo consiglio!

Ora che sei arrivato a questo punto della nostra guida, avrai sicuramente le idee più chiare su come orientarti nella scelta del migliore torchio per uva, ma ricorda: la buona riuscita del vino è strettamente legata anche alla pulizia del macchinario.

Un buon vino non può certo prescindere da una pulizia accurata delle attrezzature utilizzate. Per questo, in abbinamento ad un torchio, vi consigliamo anche una buona idropulitrice: il torchio va lavato a fondo ad ogni suo utilizzo per evitare che il prodotto della spremitura venga alterato da altre sostanze. Rimandiamo per tanto alla guida sulle idropulitrici ad acqua fredda.

Comments

  1. Guido Rispondi

    Complimenti per la v/s gamma di accessori, seguirò sempre il v/s sito a presto.

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