POMPA IRRORATRICE – GUIDA ALL’ACQUISTO

La Guida per orientarsi nella scelta della Miglior Pompa Irroratrice
Completa e Curata dai veri Esperti delle Macchine per i Trattamenti di Irrorazione e Diserbo

La Pompa Irroratrice è un macchinario fondamentale per tutti coloro che possiedono un orto o un giardino, di grandi o piccole dimensioni, con fiori, alberi o piante da frutto. Chi fa parte di questa categoria sa bene dell’indispensabilità di questo strumento e di quanto sia importante effettuare dei trattamenti periodici sulle piante, nebulizzando sostanze liquide utili per dare protezione da ogni genere di parassita o insetto in grado compromettere la produttività e – nei casi più acuti – la salute della pianta.
Parliamo di normali trattamenti, gli stessi che vengono richiesti anche nelle coltivazioni cosiddette “biologiche”, a livello professionale o anche solo hobbistico, e che sono necessari per la crescita sana della pianta.

Succede spesso che, soprattutto negli utenti meno esperti, si generi una certa confusione al momento dell’acquisto. Questo perché in commercio esistono pompe irroratrici di varie tipologie, alimentate in maniere differenti e ognuna progettata per una diversa modalità di impiego.

Questa guida è stata creata con lo scopo di aiutarti nella scelta della miglior pompa irroratrice in base alle tue esigenze, illustrandoti in maniera chiara e semplice alcuni degli aspetti principali.


    1. Cosa si intende per “pompa irroratrice”?

Le pompe irroratrici sono macchine progettate per somministrare diserbanti e trattamenti a piante, fiori e coltivazioni di vario genere.
Generalmente, quando si parla di “pompe irroratrici”, “irroratori” o “irroratrici”, ci si riferisce a qualsiasi macchina agricola che sia:

  • in grado di nebulizzare del diserbante, chimico o biologico;
  • composta da un serbatoio (o botte), da una lancia di irrorazione e una pompa alimentata manualmente (come ad esempio in alcuni modelli più tradizionali di pompa a spalla), a batteria, a elettricità, a scoppio o a trattore.


    2. Composizione

Una normale pompa irroratrice deve avere necessariamente 4 elementi fondamentali, ovvero la pompa, il serbatoio, il tubo e una lancia.

2.1 Serbatoio

Il serbatoio è una delle componenti fondamentali delle pompe irroratrici ed è la parte riservata al contenimento del liquido da irrorare, che può essere un diserbante, un fertilizzante, un antiparassitario o addirittura un disinfestante per insetti.

Vengono costruite in materiali plastici, come polietilene, poliestere o PVC, oppure in vetroresina, per garantire una maggiore resistenza e una riparazione più semplice in caso di danneggiamento. In alcuni casi particolari, quando ad esempio c’è la necessità di irrorare dei prodotti chimici più aggressivi, vengono usati serbatoi in acciaio inox, più resistente, affidabile e duraturo rispetto agli altri materiali impiegati.

Serbatoio per irrorazione da 100 litri per trattorini

Sono disponibili in vari formati e capienze, che solitamente partono da 5 litri, per i modelli più piccoli e limitati, come ad esempio quelle portatili o a zaino, e arrivano anche a 2000 – 6000 litri nei modelli professionali da abbinare a motopompe più potenti e macchine semoventi.

Per quanto riguarda i modelli per trattori, parliamo di serbatoi con una capienza che varia dai 300 ai 1000 litri, mentre nei modelli carrellati o trainati vanno dai 600 ai 3000 litri.

2.2 Lancia

La lancia è la parte impugnata dall’utilizzatore per dirigere il flusso verso le piante e nebulizzare il prodotto contenuto nel serbatoio.

In base al livello di utilizzo del prodotto, esistono diverse tipologie di lance:

  • Lance in plastica
    Sono dotate di ugelli regolabili e intercambiabili e sono molto comuni nei modelli non professionali a basso costo;
  • Lance in plastica e metallo
    Dati i materiali utilizzati, questa tipologia di lancia ha una maggiore resistenza rispetto alle precedenti.  Solitamente il tubo e il terminale sono realizzati in alluminio, mentre l’impugnatura è in plastica;
  • Lance in ottone
    Sono molto più diffuse tra i modelli professionali di alta gamma per la loro resistenza e per la loro resa.

Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda gli ugelli, elementi determinanti per quanto riguarda l’uniformità dell’irrorazione, così come la copertura e la portata della macchina. Queste piccole componenti hanno la funzione di polverizzare il liquido contenuto nel serbatoio attraverso la pressione che viene esercitata.



Affinché la macchina funzioni nel migliore dei modi, dobbiamo garantire una buona pulizia dell’equipaggiamento, compresi gli ugelli, i quali dovrebbero essere sempre smontati e puliti dopo gli utilizzi, per evitare che si possano otturare, compromettendo l’efficacia della macchina stessa.
Proprio per questo è molto importante considerare l’acquisto di macchine con ugelli smontabili, sia per poter intervenire facilmente in caso di occlusione, sia , più semplicemente, per poterli sostitutire con altri più adatti in base all’utilizzo che se ne dovrà fare.
Questa normale accortezza garantirà un’irrorazione del liquido in maniera regolare, migliorerà la durata della macchina e il funzionamento in sé.

2.3 Pompa

Tra gli elementi principali di un irroratore, merita particolare attenzione la pompa; questa svolge la funzione fondamentale di mettere in pressione il liquido da irrorare e può essere azionata da un sistema idraulico o da una presa di forza.
La maggior parte delle irroratrici sono dotate di una pompa a pistone, a membrana o di tipo rotativo.

  • Le pompe irroratrici a membrana è una sorta di pompa a pistoni con al suo interno una membrana, che svolge una funzione pompante fondamentale per il funzionamento della stessa. Queste pompe usano le espansioni e contrazioni alternate del volume di una camera per aumentare la pressione e produrre l’effettivo pompaggio del liquido contenuto.
    Le pompe irroratrici a membrana sono composte da due parti fondamentali, ovvero la trasmissione, che ha la funzione di trasferire l’energia meccanica dal motore alla pompa, e l’unità di pompaggio, che invece converte l’energia meccanica sprigionata dal motore in pressione dinamica del liquido pompato.
    La portata di queste pompe può arrivare anche a 50 bar.
  • Le pompe a pistone mandano in compressione e in espansione alternata il volume della camera di pompaggio attraverso un pistone che si muove lungo un asse all’interno del cilindro, producendo la fuoriuscita del liquido pressurizzato.
    Queste pompe possono raggiungere anche gli 80 bar di pressione.
  • Le pompe di tipo rotativo vengono azionate da degli elementi rotatori che, attraverso il moto rotatorio intorno al proprio asse, agiscono sul pistone permettendo al liquido di uscire sotto pressione.

Una pompa può essere azionata in vari modi:

  • Manualmente (agendo con una mano su una leva posta solitamente al lato del serbatoio)
  • da una Batteria
  • da un Motore a Scoppio
  • da un Motore Elettrico
  • dalla Presa di Forza di un Trattore


    3. Parametri importanti

Prima di procedere con l’acquisto di una irroratrice è ben importante tenere a mente alcuni parametri utili per sapere se quel macchinario fa al caso nostro oppure no.

  • Pressione
    Tra le caratteristiche di maggior rilievo per una macchina irroratrice c’è la pressione, ovvero la forza che la macchina confluisce al liquido pompato; vale a dire la forza con cui il fluido fuoriesce.
    Più la pressione è alta, maggiore sarà la potenza dell’irrorazione.
    È chiaro che un’irroratrice con una buona pressione, accompagnata da una buona asta telescopica, sarà in grado di arrivare a distribuire il prodotto nei punti più alti della pianta con pochissimo sforzo e senza la necessità di utilizzare una scala. Ecco perché è molto importante tenere ben in considerazione questo parametro.
  • Portata
    Quando si parla della portata di una pompa irroratrice ci riferiamo al volume pompato, ovvero al volume di liquido erogato dalla pompa in un determinato intervallo di tempo, che solitamente viene indicato in litri al minuto (l/min.), galloni al minuto (gpm) o metri cubi al secondo (mq/s).
  • Prevalenza
    La prevalenza è la capacità di una pompa di sollevare un dato volume di liquido a una data altezza oltre un certo livello, ovvero il dislivello massimo di sollevamento.
    E’ strettamente legata alla portata, in quanto all’aumentare di questa diminuisce la prevalenza e viceversa.
  • Capienza
    Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è la capienza del serbatoio, che solitamente si aggira tra i 10 e i 25 litri nei modelli più piccoli, come le pompe a tracolla, a trolley o a zaino, e arriva fino a 6000 litri per i modelli semoventi.

    Un esempio banale:
    Immaginiamoci di voler comprare una pompa irroratrice a spalla per eseguire dei trattamenti nel nostro piccolo orto di pochi metri quadrati. Una pompa con un serbatoio di 20 litri ci permetterà di lavorare tranquillamente, senza dover necessariamente riempire il serbatoio durante la sessione di lavoro, a discapito dell’operatore che dovrà trasportare sulla schiena per tutto il tempo il peso dell’intero macchinario. Al contrario, una pompa con un serbatoio più piccolo sarà meno gravosa per la nostra schiena, ma necessiterà di essere riempita più volte durante le operazioni di irrorazione, costringendoci a interrompere il lavoro più volte.
  • Peso
    Soprattutto per i modelli a spalla, è molto importante tenere in considerazione al momento dell’acquisto quale sarà il peso effettivo della macchina a serbatoio pieno. Ciò ci permetterà di fare un previsione più precisa sull’effettiva comodità della macchina in esecuzione e di valutare se per essere manovrata richiede uno sforzo eccessivo da parte dell’utilizzatore. Ricordiamo che la gran parte delle pompe irroratrici a spalla da cariche pesa tra 6 e i 20 kg.

    4. Alimentazioni

4.1 Manuale

Le pompe irroratrici manuali sono le più “tradizionali”, le più semplici, le più economiche e hanno delle dimensioni nettamente ridotte rispetto ad altre tipologie.
Sono dotate di una pratica leva collegata ad uno stantuffo, che, una volta azionata manualmente, consente al liquido di andare in pressione e fuoriuscire per irrorare le piante.
La loro struttura è molto essenziale rispetto ad altri modelli: sono composte da un serbatoio, il quale, grazie a delle pratiche bretelle, viene posizionato sulla schiena a mo’ di zaino, da una leva, che viene azionata manualmente dall’operatore per pressurizzare il liquido all’interno fino a farlo uscire, e dalla lancia.

4.2 A Batteria

Le pompe irroratrici elettriche a batteria sono lo strumento ideale per chi ha l’esigenza di eseguire trattamenti di irrorazione e protezione delle colture in assenza di una presa di corrente, anche senza un’alta potenza.

L’elemento caratterizzante di queste pompe è dato proprio dalle batterie (a piombo o agli ioni di litio) di cui sono dotate, le quali permettono alla pompa di garantire una buona prestazione e un’autonomia di lavoro sufficiente per coprire l’irrorazione di alcuni pieni di prodotto (circa 3 o 4 ore di lavoro)


Essendo per l’appunto dotate di batteria, queste irroratrici sono molto silenziose, non necessitano di carburante e di manutenzione continua e, inoltre, la pressione d’irrorazione sarà sempre costante, garantendo un lavoro qualitativamente migliore rispetto ad altri macchinari, soprattutto in termini di:

  • Diffusione del trattamento in maniera più precisa e omogenea (la pressione d’irrorazione è costante)
  • Risparmio di energie e di tempo (lo sforzo dell’operatore viene drasticamente ridotto)
  • Costi (queste macchine non necessitano né di carburante né di manutenzione ordinaria)

4.3 Elettriche

Con le pompe irroratrici dotate di motore elettrico non esistono problemi di durata. Essendo collegate alla presa di corrente hanno un’autonomia illimitata, che permette di lavorare senza avere il pensiero che il carburante o le batterie si esauriscano.


Rispetto ai modelli a scoppio a benzina o a miscela, gli irroratori elettrici 230V godono di molti altri vantaggi:

  • Facilità di utilizzo
    Le pompe irroratrici elettriche non necessitano di alcuna procedura di avviamento del motore prima di essere utilizzate: vanno semplicemente attaccate alla corrente elettrica e il gioco è fatto.
  • Economiche ed ecologiche
    Il consumo di corrente è meno dispendioso a livello economico e più rispettoso dell’ambiente
  • Non è richiesta alcuna manutenzione del motore
  • Silenziosità

Gli irroratori a spalla di questa categoria non sono consigliati per utilizzi su ampie aree dove sono richiesti notevoli spostamenti dell’operatore

4.4 A Scoppio

Se cerchi una macchina per l’irrorazione che sia potente ed efficace, allora le pompe con motore a scoppio sono quelle che fanno per te.
Queste macchine, così come quelle a batteria, sono particolarmente adatte per quelle situazioni in cui l’operatore deve potersi muovere liberamente per raggiungere con facilità tutta l’area di lavoro.



Maggiormente pesanti rispetto ad altre soluzioni per l’irrorazione , queste macchine, grazie al motore a scoppio (2 o 4 tempi) risultano essere altamente performante ed efficace, in quanto possono raggiungere livelli di pressione di gran lunga superiori rispetto ad altre tipologie di pompe, come ad esempio quelle a batteria. Ciò permette a questi modelli di essere impiegati per l’irrorazione e i trattamenti più “scomodi”, come può essere per delle piante più alte e le aree più estese.

4.5 A Trattore

Nei pompe a trattore, la potenza viene fornita alla pompa per mezzo di un attuatore, che in questo caso è la presa di forza del trattore al quale è collegata. Queste pompe vengono applicate alla presa di forza (PTO) del trattore tramite il cardano e l’energia meccanica prelevata dalla presa di forza del trattore viene poi trasformata in energia di pressione, permettendo alla miscela dell’irrorazione di fuoriuscire a una data pressione.

    5. Tipologie

5.1 Spalleggiate: A Zaino o a Tracolla

Le pompe a spalla (o a zaino) è sinonimo di comfort e agilità nel lavoro e sono tra le più diffuse e utilizzate al mondo proprio per la loro comodità e semplicità di utilizzo. Infatti, in questi modelli il serbatoio è dotato di due pratiche bretelle che permettono all’operatore di indossarlo come un vero e proprio zaino e di trasportarlo liberamente per tutta la superficie da irrorare.

Questa tipologia di pompa è solitamente alimentata da una o più batterie oppure manualmente agendo su una leva che servirà a pressurizzare il liquido contenuto all’interno della cisterna.

Parliamo di una tipologia di pompa limitata per quanto riguarda la capienza del serbatoio, che nella maggior parte dei casi non supera i 20 litri, e a livello di potenza, la quale, in particolare nei modelli manuali, dipende totalmente dalla frequenza dei “pompaggi” che eseguiamo agendo direttamente sulla leva.

Un altro grande vantaggio rispetto alle altre tipologie, come ad esempio le carrellate, è quello di consentire di raggiungere anche le zone più impervie dell’area di lavoro.



Tra le varianti di questa tipologia troviamo le pompe irroratrici a tracolla e i trolley:

  • Pompe irroratrici a tracolla (o a mano)
    Pratiche, versatili e comode, esattamente come le irroratrici a zaino, questi modelli sono ideali per piccole colture e per singole piante, che richiedono trattamenti anticrittogamici o diserbanti.
    Rispetto alle spalleggiate, questi modelli sono meno capienti (il serbatoio è più piccolo) e sono dotate di una sola bretella anziché due.
  • Pompe irroratrici a trolley
    Possiamo definirle una categoria “ibrida“, perché ha sì tutte le principali caratteristiche tecniche delle pompe a zaino (capienza del serbatoio, potenza e portata), ma sono dotate di due piccole ruote che le permettono di essere trainate dall’operatore durante le operazioni di irrorazione, esattamente come le carrellate, ma senza essere eccessivamente ingombranti.

5.2 Carrellate

Le pompe carrellate sono un’ottima soluzione se si necessita di lavorare senza dover necessariamente trasportare un peso sulla schiena, come nel caso delle pompe a zaino o a tracolla. In questo caso, le pompe vengono montate su di un carrello che viene poi trainato manualmente o con macchinari agricoli, per esempio un trattorino, lungo l’intera area di lavoro.
Questa tipologia è l’ideale per chi, dovendo irrorare superifci di medie e grandi dimensioni, come frutteti, parchi o grandi orti, necessita di un serbatoio nettamente più capiente rispetto ai modelli a spalla, a tracolla o a trolley.
Le pompe carrellate sono disponibili con serbatoi che partono da 50 litri e una potenza che va dai 18 ai 45 bar.

Tra le varianti delle pompe carrellate con serbatoio troviamo le pompe con carrello e avvolgitubo e sono particolarmente indicate per trattare aree medio-piccole con trattamenti anticrittogamici o antiparassitari.
Grazie al tubo in dotazione, si ha la possibilità di irrorare muovendosi semplicemente con il tubo e la lancia collegata ad esso, stazionando la pompa in prossimità della cisterna del liquido, senza doverla trasportare con un carrello.


    6. Marchi

Tra i consigli che ci sentiamo di darvi prima di procedere con l’acquisto di una pompa per l’irrorazione è quello di dare priorità a marchi conosciuti. Così come per molte altre tipologie di prodotti per l’agricoltura, scegliere un marchio serio e fidato è sinonimo di qualità, affidabilità e sicurezza, come ad esempio Comet, Stocker, Volpi, Dal Degan, Di Martino e Wortex.

Comments

  1. Balbo massimo Rispondi

    Articolo chiaro e completo. Proprio le informazioni che cercavo. Bravi.

  2. [email protected] Rispondi

    Ho bisogno di una pompa irroratrice a benzina carrellata con avvolgitubo capace di irrorare farina di basalto Orvieto completa . Vorrei sapere se esiste ed il prezzo. Grazie e buona Pasqua

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